Il Macerata Opera Festival ricorda Anita Cerquetti

11 Ottobre 2014

Anita Cerquetti è un tesoro del nostro territorio, un’artista che il mondo continua ad ammirare. Averla conosciuta è stata una grande fortuna e averla celebrata nel corso della Cinquantesima stagione lirica è stato un grande onore. Chiunque sia stato presente alla Festa per Anita non dimenticherà mai la vibrazione di quel tributo. La scomparsa, due mesi dopo quella serata di gala, ci vede tutti raccolti nel salutare il più grande soprano verdiano del Novecento”. Sono le parole del direttore artistico del Macerata Opera Festival, Francesco Micheli, che ricordano la cantante di Montecosaro, scomparsa questa mattina all’età di 83 anni.

 
Il 7 agosto scorso, allo Sferisterio, Lella Costa e Francesco Micheli hanno raccontato la vita e la carriera di Anita Cerquetti, presente in Arena, collegando come in un avvincente recitativo le arie interpretate da importanti artiste di statura internazionale. Sul palco si sono esibite Jessica Nuccio, Maria Pia Piscitelli, Susanna Branchini, Sonia Ganassi, Iano Tamar e Rachele Raggiotti, accompagnate dall’Orchestra Filarmonica Marchigiana diretta da Alfredo Sorichetti.  Il gala operistico aveva anche uno scopo sociale: infatti, durante la serata sono stati raccolti fondi a favore di ActionAid, per la campagna Aida per le donne etiopi, che ha visto come testimonial Fiorenza Cedolins.

 
La Cerquetti era ritenuta, da numerose fonti autorevoli, la più grande voce verdiana del Novecento, nonostante una carriere breve, a causa di motivi di salute e di scelte personali. Si era esibita, già giovanissima, sui grandi palchi italiani e internazionali in opere di carattere drammatico. Era nota al grande pubblico, oltre a quello dei melomani, per aver sostituito Maria Callas, nel gennaio 1958, nel ruolo di Norma, in occasione della seconda e terza recita, dopo l’abbandono clamoroso del soprano greco-americano. Infatti, alla prima stagionale, dopo il I atto, la Callas, impossibilitata a proseguire per motivi medici, lasciò il Teatro dell’Opera di Roma in lacrime. L’episodio viene ancora oggi considerato lo scandalo più grande del mondo della lirica.

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