La forza nascosta delle donne secondo Monia Andreani

24 Luglio 2015

Macerata 24 luglio. Gilda, Santuzza e Nedda. Eroine destinate a perdere, tre donne molto diverse tra loro, ma accomunate da un unico destino, quello di non poter vivere liberamente la loro vita e il loro sentimento d’amore soggiogate dalla società che le circonda. L’Aperitivo Culturale di oggi ha visto la filosofa Monia Andreani dibattere sul tema Relazioni pericolose, insieme alla curatrice Cinzia Maroni.

Rigoletto, “padre padrone” che ama di un amore ossessivo la figlia; Turiddu, giovane contadino siciliano che nega il matrimonio riparatore alla donna che ha sedotto e poi abbandonato e Canio, pagliaccio di una compagnia di girovaghi che non accetta la fine del suo amore.

«Relazioni pericolose tra donne forti e ribelli – ha detto Andreani – messe a confronto con uomini deboli che non riescono a gestire la violenza e che trovano nella vendetta l’unica forza»

Ecco come vengono descritti i personaggi principali di Rigoletto, Cavalleria Rusticana e Pagliacci, protagonisti di «opere che danno la possibilità di osservare alcuni degli elementi culturali oppressivi adottati nei confronti delle donne in un passato ancora recente del nostro paese. Rappresentazioni che riescono ad amalgamare nel migliore dei modi elementi di grande e profondo interesse giocati oggi nelle relazioni con le altre culture».

Gli Aperitivi Culturali tornano domani 25 luglio, alle 12 agli Antichi Forni. L’ospite in programma è il musicologo Alberto Batisti, storico curatore della Sagra Musicale Umbra, una delle rassegne più antiche e prestigiose in ambito musicale a livello nazionale, che, partendo da un verso dell’opera – “il retaggio d’ogn uomo m’è tolto: il pianto”  – affronta il profilo psicologico del buffone Rigoletto, costretto a nascondere sempre i propri veri sentimenti.
Per la parte enogastronomica, dopo l’olio di semi di canapa dell’oleificio Cartechini di Montecassiano e i prodotti tipici marchigiani dell’Antica Antica Gastronomia di Mogliano assaggiati oggi, tocca al nuovo bar ristorante “Quanto basta”.

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