A poco più di trent’anni Orfeo ha rinunciato alla felicità. L’ha sostituita con il desiderio del desiderio: una sorta di bulimia senza scopo, che si alimenta di un consumismo compulsavo e senza fine. Orfeo non cerca relazioni, bensì “connessioni” fugaci, passioni “usa e getta”, senza rischi.
Lo scambio con Agave, una ragazza delle sexchat è ormai l’unica forma di legame che riesce ad instaurare. Un erotismo fine a se stesso, un autoerotismo a due. Sempre alla ricerca di un “prodotto” migliore, prestazioni più elevate, da godere “qui e ora”. Subito. In un appagamento effimero, come quello di un orgasmo. Eppure tutto questo divorare la vita, non lo rende felice. Orfeo vive tra i resti delle cose nuove e diverse che ha desiderato, senza mai averle veramente avute. Le sue energie, sedotte, ingannate da chimere fugaci e sopraffatte dal proprio ego, faticano a spingersi sul sentiero impervio della dedizione e del coraggio: quello di una vera scelta d’amore.
Un’indagine compiuta da giovani, tra i venticinque e i trent’anni, nell’inconscio della propria generazione, provando a smascherarne la fragilità emotiva e la paura di abbandonarsi all’altro.