“Nutrire l’anima”: il Festival nell’anno di Expo

24 Luglio 2014

Macerata, 23 luglio. “Nutrire l’anima” è il titolo della Stagione 2015 del Macerata Opera Festival, in linea con il tema ufficiale di Expo 2015 “Feeding the planet, energy for life”. Pochi giorni dopo l’inaugurazione della stagione del cinquantenario, già contrassegnata da una vistosa crescita di spettatori e biglietti venduti, lo Sferisterio ha annunciato le linee generali dell’attività del prossimo anno in una conferenza stampa cui hanno partecipato il Sindaco di Macerata e Presidente dell’Associazione Arena Sferisterio Romano Carancini, il Presidente della Provincia di Macerata e Vicepresidente dell’Associazione Antonio Pettinari e Francesco Micheli, che nel 2015 arriverà al suo quarto anno di direzione artistica.
Tre, come d’uso, i titoli in cartellone. Con Rigoletto si conclude la trilogia popolare inaugurata nel 2013 con Il trovatore (direttore Paolo Arrivabeni, regia Francisco Negrin) e proseguita nel 2014 con La traviata (direttore Speranza Scappucci, regia di Henning Brockhaus). Segue il dittico “verista” costituito da Pagliacci di Ruggero Leoncavallo e Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni e; conclude la stagione la ripresa della fortunatissima La bohème del 2013: il regista Leo Muscato ottenne il Premio Abbiati della Critica Musicale Italiana.
Le tre opere che mettono in scena tre modelli italianissimi di aggregazione sociale in rapporto con il cibo: il festino rinascimentale in Rigoletto, il brindisi in piazza in Cavalleria e in Bohème il desco vuoto e le bevute al Momus degli studenti. Ma il titolo del Festival parla soprattutto di un altro desco e un altro potere di aggregazione, quello della musica e del teatro che abbracciano ancora una volta la città di Macerata e grazie all’occasione di Expo creano un ponte destinato a rafforzare rilevanza nazionale e connessioni internazionali dello Sferisterio.

Per il sindaco Romano Carancini gli ottimi risultati artistici e di vendita del Festival 2014 sono il frutto di un miglioramento del livello di efficienza che si manifesta anche nella capacità di programmazione e che permette di anticipare date e titoli della stagione 2015 mentre la precedente è appena iniziata. Questo cambio di passo è stato percepito dalla città: non solo i Maceratesi sono tornati ad affollare lo Sferisterio, ma hanno ricominciato a considerarlo con orgogli come una bandiera della città. Ne sono prova le parole di apprezzamento che l’ambasciatore Di Pace, mandato da Expo 2015 per accompagnare la serata di domenica scorsa, ha voluto esprimere per il lavoro di promozione dei temi di Expo fatto sul territorio.

Il presidente Antonio Pettinari ha sottolineato il forte cambiamento voluto proprio dai soci Provincia e Comune di Macerata e dal Cda che ha riguardato l’organizzazione del Macerata Opera Festival negli anni recenti, sintetizzandolo in tre punti chiave: rigore di bilancio, qualità della programmazione e coinvolgimento del territorio. Il successo della formula è sotto gli occhi di tutti visti gli ottimi risultati di botteghino di questa stagione appena iniziata, l’apprezzamento di pubblico e critica per le produzioni in programma e per la partecipazione dei cittadini al concerto per le Nozze d’Oro dello Sferisterio che ha coinvolto le Corali presenti sul territorio e riunito tutta la comunità in una grande festa.

Per il direttore artistico Francesco Micheli il dittico Pagliacci / Cavalleria Rusticana, che manca a Macerata dal 2003, entra a pieno titolo in un cartellone popolare, che esalta il grande repertorio italiano e uno spazio come lo Sferisterio, in grado di valorizzare alcune produzioni molto più di altri teatri. Il titolo della nuova stagione Nutrire l’anima guarda al tema di Expo 2015 perché, dice Micheli, abbiamo molto da dare a Expo: quello dell’alimentazione è uno dei temi fondamentali dei prossimi decenni, visto l’aumento demografico della popolazione mondiale e l’eccessivo sfruttamento delle risorse. Lo stile italiano, e soprattutto quello delle Marche, con il corretto equilibrio tra qualità di prodotti agricoli e qualità della vita, sono un modello per molti altri paesi. Per questo siamo stati chiamati a fare parte dei luoghi che Expo prevede per i suoi visitatori tra le tappe italiane principali del Gran Tour d’Italia.

Per Luciano Messi, direttore dell’organizzazione del Festival, l’annuncio del cartellone 2015 è segnale per i tanti lavoratori del Festival, che impiega circa 500 persone e sviluppa 20000 ore di lavoro, perchè fa si che i lavoratori possano programmare il futuro evitando le situazioni di crisi e indeterminatezza che contraddistinguono le imprese stagionali. La continuità vuole fare in modo che nessuna energia e risorsa vada dispersa. Con il 2015 concludiamo con orgoglio il primo progetto triennale, consapevoli che la programmazione pluriennale sarà una delle chiavi più importanti per il futuro, a cui guarda anche il Ministero con le prossime disposizioni in materia.

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