Presentato il primo Bilancio sociale dell’Associazione Sferisterio

15 Dicembre 2013

MACERATA 13/12/2013 – “Con la prima storica edizione del bilancio sociale del Macerata Opera Festival relativo all’esercizio 2012, non solo si completa un quadro operativo pianificato ma, soprattutto, dopo quasi 50 anni, si compie finalmente un salto culturale nella consapevolezza di avere a che fare con una ‘azienda’ che oggi ha un valore della produzione di oltre 3 milioni di euro per una attività che si consuma in soli 2 mesi. Dunque un impatto economico e sociale significativo non soltanto sulla città ma anche sul territorio provinciale e regionale, tenendo conto degli investimenti di Comune, Provincia e Regione”. Il presidente dell’Associazione Arena Sferisterio Romano Carancini evidenzia l’importanza di questo passo: la pubblicazione del primo bilancio sociale dello Sferisterio.

Presentato nella sala Guizzardi della Camera di Commercio, è il risultato di un lavoro di circa 6 mesi, coordinato dalla prof.ssa Katia Giusepponi di Unimc, che ha coinvolto non solo lo staff del Macerata Opera Festival, ma anche gli interlocutori – pubblico, fornitori, sponsor, scuole, lavoratori – e realizzato grazie al contributo della società IFI di Giancarlo Cossiri. “Un’ottima premessa per il prossimo bilancio sociale – dice Giusepponi – un sistema di controllo di gestione e programmazione molto utile per le future edizioni”.

Il bilancio sociale è composto da varie sezioni: dall’identità aziendale alla gestione 2012 articolata in più parti (offerta artistica, formazione musicale dei giovani e del pubblico, valorizzazione del lavoro, valorizzazione del rapporto con il territorio, governance solida e gestione virtuosa, sistema comunicativo), dal profilo economico finanziario al coinvolgimento degli interlocutori. “Se avete suggerimenti – afferma il vicepresidente dell’Associazione Arena Sferisterio Antonio Pettinari – siamo pronti a riceverli. Questo è uno strumento di onestà intellettuale, ci interessa capire quali ricadute in termini economici, culturali, sociali ci sono per il nostro territorio, per indirizzare nel migliore dei modi le nostre proposte”.

Tra i dati da sottolineare c’è una minore incidenza del contributo pubblico sulla produzione del Macerata Opera Festival: “questo significa – dice Carancini – che siamo in grado di attrarre più capitali privati”. I proventi pubblici oggi sono 2.161.000 euro (meno 300mila in due anni) su un totale di 4.198.106,58: il 65% viene investito sul territorio marchigiano.

Altro tema importante è quello del lavoro: il valore aggiunto è destinato per la quota più significativa alla remunerazione dei lavoratori (82,6%), confermando la rilevanza che il fattore lavoro riveste per la realizzazione delle attività svolte dall’Associazione. Nel 2012 i lavoratori coinvolti sono stati 509 per un totale di 4874 giornate di lavoro degli artisti, 6175 dei complessi artistici e 5306 dei tecnici.

“Tutto questo avviene – dichiara il direttore artistico Francesco Micheli – in un contesto di crisi economica. Voglio sottolineare che il nostro bilancio è in attivo e questo è un dato che mostra l’ottima governance: si è creato un felice incontro tra questo CdA che ha dato indirizzi precisi e il mio progetto”.

Il 2012 mette in risalto dati positivi su più fronti: sono cresciuti gli spettatori, passando da 17972 del 2011 ai 30089 dell’anno seguente, in crescita anche il nuovo “pubblico” di studenti (1098 nel 2012) e gli sponsor. “Il bilancio sociale è uno strumento di trasparenza e chiarezza per far vedere come sono stati investiti i soldi – aggiunge il Rettore Unimc Luigi Lacchè – che in buona parte sono pubblici”. “Un mezzo dalle enormi potenzialità – conclude il Rettore Unicam Flavio Corradini – dà l’impressione di come un ente pubblico o un privato evolve nel tempo”.

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IN FOTO: Antonio Pettinari, Romano Carancini e Francesco Micheli

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