Successo alla BIT di Milano per la presentazione del Macerata Opera Festival

15 Febbraio 2015

Milano, 14 febbraio – Sono tutti positivi gli indicatori economici e di pubblico del Macerata Opera Festival, raccolti sulla base dei dati disponibili dalle ultime tre edizioni del Festival guidato dal direttore artistico Francesco Micheli, e presentati questa mattina alla BIT di Milano, in un incontro organizzato presso lo stand della Regione Marche.

Dati record per la presenza di pubblico e trend in crescita negli ultimi anni: in totale controtendenza rispetto al panorama nazionale dei festival estivi e con ricadute rilevanti in termini economici e di promozione turistica e territoriale, il Festival è tra le principali attrazioni delle Regione Marche. La stagione 2014 è stata quella con media di paganti e presenze più alta dal 2004, anno del rifacimento della nuova pianta della platea. Intitolata L’Opera è donna, ha fatto registrare complessivamente 31.425 presenze e il “tutto esaurito” per due produzioni (Aida, La traviata), nonostante le difficili condizioni meteorologiche dell’estate 2014. Aggiungendo anche la serata del concerto di Renzo Arbore, il valore complessivo delle presenze raggiunge quota 33.854. Aida è stato il titolo che ha registrato il record assoluto di pubblico, con 2439 spettatori nella recita del 10 agosto, superando i 2374 del 2009 della Traviata.

Si conferma inoltre la tendenza di crescita costante di pubblico nei fine settimana di agosto, che ha fatto segnare per la prima volta due Sold Out consecutivi nelle due ultime recite.

Importante l’analisi degli indicatori economici: l’incasso totale della stagione 2014 è stato di 1.188.000 euro, con una media a serata di 103mila euro (era 90mila nel 2013 e 95mila nel 2012). La recita de La traviata del 9 agosto ha segnato il record assoluto di incassi per un’opera allo Sferisterio: 122.134 euro, battendo “se stessa” nella recita del 12 agosto 2012, quando fu di 120.875 euro.

Il dato è ancora più significativo se analizzato in relazione al rapporto tra investimento pubblico e privato: nel 2014 i contributi privati hanno raggiunto quelli pubblici – come aveva evidenziato già a fine 2014 il sindaco Romano Carancini alla presentazione del bilancio sociale. Dopo un lungo percorso di pianificazione, una gestione economica sana e una strategia d’impresa efficace, la raccolta da privati raggiunge il 50% circa delle entrate, mentre i finanziamenti pubblici formano la parte restante. Nella classifica nazionale il Macerata Opera Festival si colloca prima dei Teatri di Roma, Torino, Napoli, Parma, Torre del Lago. Solo Milano e Verona riescono a fare meglio.

Lo sforzo di coinvolgimento della città e del territorio perseguito con tenacia ed entusiasmo dalla Direzione Artistica di Francesco Micheli ha contribuito a restituire lo Sferisterio ai maceratesi, facendone di nuovo un perno dell’identità collettiva, una risorsa in grado di produrre cultura, promuovere la visibilità nazionale ed internazionale della città e del territorio, generare lavoro e ricchezza – con oltre 500 lavoratori coinvolti – e una ricaduta economica significativa anche sull’indotto dei servizi di turistici: alberghi, ristoranti e attività commerciali.

Con queste premesse si appresta ad iniziare la stagione 2015, dal titolo “Nutrire l’anima” con un programma che guarda ad Expo 2015, l’evento milanese che sarà “l’inizio di una crescita forte del turismo internazionale”, come ha ricordato il ministro Franceschini, “che sceglie il nostro paese per le sue bellezze e per il suo patrimonio culturale”.  Già annunciati i titoli: con Rigoletto si conclude la trilogia popolare inaugurata nel 2013 con Il trovatore e proseguita nel 2014 con La traviata. Segue il dittico “verista” costituito da Pagliacci di Ruggero Leoncavallo e Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni e conclude la stagione la ripresa della fortunatissima La bohème del 2013, con cui il regista Leo Muscato ottenne il Premio Abbiati della Critica Musicale Italiana.

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