Macerata Opera Festival #rossodesiderio. Si conclude un’edizione da record: sette sold out nelle serate d’opera, record di incassi e riempimento oltre il 90%

12 Agosto 2019

 

rossocomeopera

Arrivederci al 2020 #biancocoraggio con Tosca, Don Giovanni e Il trovatore

L’edizione 2019 del Macerata Opera Festival nel segno del tema #rossodesiderio sarà ricordata come quella dei record, con un superamento netto degli ottimi risultati degli anni scorsi che già avevano collocato in modo ben saldo la rassegna estiva maceratese fra le più apprezzate e seguite dal pubblico e dalla critica internazionale.

I risultati finali di biglietteria dopo il quarto weekend 2019 confermano la tendenza positiva già registrata nelle scorse settimane, e premiano il programma di opere, concerti, danza, incontri, attività per i più piccoli, momenti conviviali, mostre e teatro musicale contemporaneo preparato dal sovrintendente Luciano Messi, dalla direttrice artistica Barbara Minghetti e dal direttore musicale Francesco Lanzillotta.

Il festival si è concluso domenica 11 agosto con il sold out per il concerto di Neri Marcorè, chiudendo un weekend da record con lo Sferisterio “tutto esaurito”. I dati segnalano alcuni obiettivi mai raggiunti fino ad ora con sette sold out su undici serate d’opera (uno di Rigoletto, due di Macbeth e quattro di Carmen, quindi un risultato che tocca tutti i titoli 2019). La terza e ultima recita di Macbeth (4 agosto) ha fatto registrare il record di incassi dal 2006, superando la nota quarta recita della Traviata del 2018 (125.735 contro 125.601). L’incasso della serata d’apertura 2019 (Carmen, 19 luglio) pari a 121.131 euro è infine il più alto registrato dal 2006 per un’inaugurazione (cioè da quando sono state riconfigurate la platea e la capienza dello Sferisterio), seguito dalla Traviata (inaugurazione 2012 con 116 mila euro) e dalla Zauberflöte (festival 2006, 112 mila euro).

In generale, guardando i risultati complessivi del 2019, sempre le undici recite d’opera allo Sferisterio hanno fatto registrare un totale di 24.493 spettatori con un incasso di 1.243.684 euro, 23.277 euro in più rispetto al 2018 pur con una recita in meno. Questo è dunque il nuovo primato di incassi per le recite allo Sferisterio (sempre dal 2006 ). La percentuale di riempimento della sala supera per la prima volta il 90% (91,03%), contro l’84,57% del 2018.

Gli omaggi emessi nel 2019 per le recite allo Sferisterio sono stati 608 contro i 656 del 2018, il rapporto tra omaggi e presenze scende al 2,5%, contro il 2,6% del 2018, continuando il trend di riduzione progressiva avviato nel 2012.

Se si considera il Festival nel suo complesso, compresi i concerti e il Teatro Lauro Rossi (cioè tutti gli appuntamenti a pagamento intestati all’Associazione Arena Sferisterio), gli spettatori sono stati 37.018, cioè 2.863 in più del 2018 e l’incasso è stato di 1.443.226 cioè 55.523 in più del 2018.

Questi risultati giungono al termine di 27 intensi giorni di programmazione al pubblico venuti dopo un mese di prove: circa sessanta giorni in cui la città di Macerata e lo Sferisterio si “trasformano” per accogliere addetti ai lavori del mondo dello spettacolo, giornalisti e pubblico proveniente da tutto il mondo.

Sono state 535 le persone che hanno composto la grande famiglia dello Sferisterio nel 2019, suddivise nei vari settori: amministrazione, segreteria, ufficio stampa, comunicazione e marketing (20 persone); produzione, direzione di scena e collaboratori artistici (25 persone); 85 tecnici; 60 artisti per i cast; 220 musicisti per orchestra, coro, banda di palcoscenico e voci bianche; 80 fra ballerini, mimi e figuranti, 45 maschere che compongono il personale di sala. A tutti loro vanno i ringraziamenti del presidente dell’Associazione Arena Sferisterio Romano Carancini, del vicepresidente Antonio Pettinari, del sovrintendente Messi, della direttrice artistica Minghetti, del direttore musicale Lanzillotta, dell’intero consiglio di amministrazione che non hanno fatto mancare il loro sostegno. La città ha partecipato da protagonista soprattutto nella Notte dell’Opera dell’1 agosto, colorando le strade e i negozi di rosso e realizzando una serie di attività, grazie anche all’impegno di Confcommercio e Banco Marchigiano, senza dimenticare le manifestazioni promosse dall’Università di Macerata e dall’Accademia di Belle Arti durante il periodo festivaliero. Spettacoli per grandi e piccoli, flash mob e incontri tematici sono usciti dalla città per raggiungere il mare, grazie alla collaborazione con il Centro commerciale “Il Cuore adriatico” o altre località come Senigallia, Monte San Giusto, Valfornace e Sarnano.

Il Macerata Opera Festival, che vanta un bilancio di circa quattro milioni e mezzo di euro, rappresenta una eccellenza italiana anche grazie alla capacità di raccogliere risorse sul territorio: è in questo senso fondamentale la rete di sponsor unica in Italia (fra cui il nuovo major sponsor 2019 Menghi) che nel 2019 ha contribuito con circa 500mila euro e i Cento Mecenati, donatori con art bonus che ricordano l’impegno dei Cento consorti che resero possibile l’edificazione dello Sferisterio (nel 2019, 27 nuovi Mecenati e 73 riconferme, per un totale di centomila euro).

Per quanto riguarda la copertura stampa, web, radio e televisione, nel 2019 sono state accreditate 98 testate differenti da tutto il mondo fra quotidiani e riviste specializzate; dopo tanti anni, i debutti operistici sono tornati in diretta su Rai Radio3. Il Festival è stato protagonista di vari servizi sui TG Rai Nazionali ed è stato seguito con assiduità dalla TGR Regione Marche, oltre che da varie tv sul territorio regionale. il canale satellitare Classica HD (piattaforma Sky 138) ha girato un documentario che sarà diffuso nei prossimi mesi sia via satellite che in occasione di fiere e meeting di promozione turistica.

Forte di questo risultato, il Macerata Opera Festival si incammina verso il 2020 (56a edizione), con il tema #biancocoraggio, spunto cromatico che conclude la triade #verdesperanza (2018) e #rossodesiderio (2019) approfondendo i temi dell’emancipazione, dell’illuminismo e del destino, evocati rispettivamente dalle tre opere dell’anno prossimo: Tosca di Giacomo Puccini (17 e 26 luglio, 1 e 7 agosto), Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart (18 e 24 luglio, 2 e 8 agosto) e Il trovatore di Giuseppe Verdi (19, 25 e 31 luglio, 9 agosto).

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