Notte dell’opera a Macerata – 1 agosto 2019

L’1 agosto la città si colora di rosso con la Notte dell’Opera
Dalle 19 più di trenta manifestazioni diverse con le loro repliche sino a notte

Torna il palcoscenico in piazza della Libertà con tanti eventi e la chiusura alle 23.30 con il circo El Grito. Fra gli ospiti in locandina, gli artisti del Macerata Opera Festival

Si inizia in piazza Mazzini e si finisce in piazza della Libertà

La Notte dell’Opera, come una specie di “musical” collettivo, trasforma Macerata in un grande teatro a cielo aperto: piazze, strade, cortili e locali ospiteranno giovedì 1 agosto dalle 19 in poi un fitto e festoso programma di attività musicali per tutte le età. La manifestazione, organizzata dal Comune di Macerata con l’Associazione Arena Sferisterio e con la partecipazione di Confcommercio Marche Centrali, vede quest’anno un’adesione particolarmente nutrita proprio da parte delle associazioni della citta e dei commercianti maceratesi, ai quali verrà anche distribuita la speciale maglietta rossa ideata per l’occasione dall’Associazione di categoria.

Grazie alla particolare collaborazione dei negozi di corso Cavour, corso Cairoli e del Centro Storico, per la prima volta in coincidenza con il festival, la città si presenta inondata di #rossodesiderio, con vetrine decorate e arredo urbano a tema (una novità quelli in corso Cairoli e in corso della Repubblica); al contempo le tante offerte speciali previste dai commercianti per la serata sono elencate nel pieghevole in distribuzione.

«Giunta alla sua ottava edizione, la Notte dell’Opera è riuscita negli anni a conquistare migliaia di persone e a far riscoprire la lirica ad un pubblico sempre più ampio, grazie alla creatività e alla sperimentazione che esplodono con tutta la loro carica. Appuntamento clou dell’estate maceratese, è una vera festa della città», sottolinea il sindaco Romano Carancini ringraziando associazioni, commercianti e uffici comunali per il grande sforzo collettivo.

«Dopo un anno di lavoro la città – afferma l’assessore alla cultura Stefania Monteverde – va in scena e la Notte dell’opera è il nostro modo tutto maceratese di fare teatro e musica insieme, stupendo i turisti che scoprono una comunità viva e piena di energia».
L’assessore all’ambiente Mario Iesari ha spiegato invece l’importanza del Protocollo Verde che è stato adottato anche per la grande festa della Notte dell’Opera: «un’occasione per ridurre i consumi di plastica, fare raccolta differenziata, ridurre gli sprechi e pensare all’ambiente».

«Ho incontrato i commercianti e le associazioni – racconta la direttrice artistica Barbara Minghetti – e ho trovato una meravigliosa disponibilità a collaborare per un progetto di città. Qui davvero l’opera e la cultura sono vissuti con grande senso civico e spirito di partecipazione. Grazie a tutti!».

Pubblico, cantanti, artisti, negozianti, avventori e turisti sono invitati quindi a vestirsi di rosso (presso la biglietteria di piazza Mazzini si possono ritirare le stringhe a tema per le scarpe realizzate da Centro Accessori, sino ad esaurimento) per essere protagonisti di questa edizione della Notte dell’Opera che trae ispirazione musicale dalle tre opere #rossodesiderio, Carmen, Macbeth e Rigoletto. Proprio alcuni degli interpreti impegnai in queste settimane sul palcoscenico dello Sferisterio, si esibiranno in concerto nei quattro “teatrini” che rinnovano anche per il 2019 la significativa collaborazione creativa con l’Accademia di Belle Arti che ha realizzato gli allestimenti urbani, ideati da un team di allievi coordinati dal docente Enrico Pulsoni.

L’inizio delle manifestazioni è fissato per le ore 19 in piazza Mazzini, l’ultimo appuntamento a piazza della Libertà alle 23.00. In vari punti della città – secondo la mappa che verrà distribuita al pubblico in 20.000 copie – si terranno poi otto nuovi spettacoli vincitori del bando – realizzato dall’Associazione Arena Sferisterio e dal Comune di Macerata grazie al sostegno di Banco Marchigiano Credito Cooperativo – per progetti artistici di teatro musicale con una forte capacità comunicativa.

Questi gli spettacoli vincitori del bando: Fuoriporta, Viaggio ai confini della fantasia (in fondo a Corso Cavour, alle 19:30, 21:00 e 22:00) di Piero Massimo Macchini, Paolo Figri e Domenico Lannutti; Progetto L.O.V.E. (Emiciclo Torri, alle 19:30 e 21:30) del Quartetto F.A.T.A. (Lucia Paccamiccio, Marta Montanari, Alessandra Petrini, Elisa Ercoli); Woman in red (davanti alle Poste di via Gramsci, alle ore 20:00 e 22:00) ispirato a Carmen, di Matteo Francomano e Giulia Randazzo con Alice Fusaro (Gitana); Ophelia chi? Femminile Plurale (piazza Vittorio Veneto, dalle ore 21:00), di Anna Maria Michetti, Valentina Sannucci, Leonardo Giacomo e Carlo Moschettoni (Proiezione del progetto vincitore del contest Incontra l’Opera, Lorenzo Capponi dell’IIS “E. Mattei” di Recanati); Musicamdo Jazz Orchestra di Camerino (Piazza Vittorio Veneto, alle 20:00 e alle 22:00); Rojo (Palazzo Bonaccorsi, alle ore 19:30 e 21:30), su testi di Garcia Lorca interpretati da Paola Giorgi Christian Riganelli (fisarmonica), Luca Mengoni (violino), David Padella contrabbasso; Nell’abbraccio del tango (Corso Cairoli 17, alle 21:00), della compagnia/accademia Pasion Tango con il Jazz Tango Trio “Tangofonici”; Opera Guitta (in fondo a Corso Cairoli, alle 19:30 e 21:30), scritto e diretto da Antonio Vergamini con Nicanor Cancellieri, Irene Geninatti Chiolero, Franca Pampaloni.
Fra gli altri appuntamenti in cartellone anche Tomorrow (ai Magazzini UTO di fronte alle Poste di via Gramsci, ore 21:30) di David Quintili e Antonio Mingarelli con i giovani ospiti del GUS Macerata, a riconferma dell’attenzione che negli ultimi anni Macerata e il suo Festival rivolgono ai temi del sociale.

La cura musicale delle oltre trenta manifestazioni è di Gianfranco Stortoni dell’Associazione Arena Sferisterio e hanno un carattere eterogeneo, comprendendo anche momenti itineranti.
Una novità è legata alla partecipazione dei Cittadini del mondo (esperienza collettiva nata l’anno scorso grazie all’allestimento del Flauto magico con la regia di Graham Vick) che daranno vita a Passione e tango, momento di danza collettiva (spettacolo di apertura in piazza Mazzini alle ore 19), frutto del laboratorio partecipativo curato in questo periodo da Marta Negrini.
In chiusura, alle 23:00, Gran finale in Piazza della Libertà con gli artisti del Macerata Opera Festival, lo spettacolo di circo El Grito in collaborazione con Artemigrante. 

Non possono mancare le iniziative per i più piccoli, fra cui “Carmensita”, spettacolo prodotto da Aslico e ispirato all’opera di Bizet, in programma alle 20 e alle 21.30 all’Orto dei Pensatori. Un nuovo spazio per i bambini, accessibile tutta la sera, è l’Area dei Monelli in corso Cavour, organizzata dagli scout del Gruppo Agesci Macerata2, con una serie di giochi ispirati a Carmen e al rosso.

Le manifestazioni sono tutte gratuite.

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Torna in scena al Teatro Lauro Rossi Can you hearT me? Spettacolo vincitore del concorso internazionale Macerata Opera 4.0 per progetti di teatro musicale contemporaneo

Torna in scena martedì 30 luglio (ore 21) al Teatro Lauro Rossi di Macerata lo spettacolo Can you hearT me?, vincitore del Concorso per una produzione originale di teatro musicale contemporaneo bandito per il secondo anno consecutivo dall’Associazione Arena Sferisterio, in collaborazione con Opera Europa, RomaEuropa Festival e la Rassegna di Nuova Musica.
 
«La soddisfazione per il risultato artistico del primo concorso 2018 Macerata Opera 4.0 – dichiarano il sovrintendente Luciano Messi e la direttrice artistica Barbara Minghetti – ci ha spinti a proseguire sulla linea tracciata. È importante coinvolgere le nuove generazioni in un festival di importante tradizione come il nostro. Un nuovo utilizzo dello spazio scenico, uno spettacolo realmente interdisciplinare, contemporaneo e perfettamente aderente al tema dell’anno sono le caratteristiche più significative dei progetti che in questi due anni abbiamo selezionato. Per Can we hearT me? Abbiamo condiviso il progetto con una giuria di grande prestigio che comprendeva, oltre al celebre compositore Giorgio Battistelli, anche Fabrizio Gisafi direttore artistico di RomaEuropa Festival (dove l’opera andrà in scena a novembre) Emanuele Masi direttore artistico per Bolzano Danza, e Gianluca Gentili direttore artistico della Rassegna di Nuova Musica».
 
Can you HearT me? è basato sul progetto presentato in concorso dal titolo “Giriamo in tondo nella notte e veniamo consumati dal fuoco” di Maddalena Massafra in team con Lorenzo Ponte, Clio Saccà, Marco Sinopoli, Eleonora Paris, che ha vinto sugli oltre trenta inviati. Ha debuttato in prima assoluta, lo scorso 20 luglio, e dopo la replica di martedì 30 luglio sarà ancora in scena martedì 6 agosto con una anteprima giovedì 18 luglio.
 
“A poco più di trent’anni – scrivono gli autori – Orfeo ha rinunciato alla felicità. L’ha sostituita con il desiderio del desiderio: una sorta di bulimia senza scopo, che si alimenta di un consumismo compulsavo e senza fine. Orfeo non cerca relazioni, bensì “connessioni” fugaci, passioni “usa e getta”, senza rischi. Lo scambio con Agave, una ragazza delle sexchat è ormai l’unica forma di legame che riesce ad instaurare. Un erotismo fine a se stesso, un autoerotismo a due. Sempre alla ricerca di un “prodotto” migliore, prestazioni più elevate, da godere “qui e ora”. Subito. In un appagamento effimero, come quello di un orgasmo. Eppure tutto questo divorare la vita, non lo rende felice. Orfeo vive tra i resti delle cose nuove e diverse che ha desiderato, senza mai averle veramente avute. Le sue energie, sedotte, ingannate da chimere fugaci e sopraffatte dal proprio ego, faticano a spingersi sul sentiero impervio della dedizione e del coraggio: quello di una vera scelta d’amore. Un’indagine compiuta da giovani, tra i venticinque e i trent’anni, nell’inconscio della propria generazione, provando a smascherarne la fragilità emotiva e la paura di abbandonarsi all’altro».
 
#wiredesire
Trust your heart
Installazione per un solo spettA(t)tore
nei giorni di spettacolo a partire da un’ora prima dell’inizio nel foyer del Teatro Lauro Rossi
ingrasso gratuito con prenotazione su sferisterio.it
 
Si dice che scrivere i propri desideri sia un po’ come chiedere all’universo di esaudirli. E, forse esistono desideri sopiti, sospesi, che nessuno ha mai esaudito. #WireDesire / Trust your heart è un’istallazione pensata per degli spettatori attivi ai quali viene chiesto di esprimere un desiderio inconfessato. Immersa in uno spazio vuoto, privo di interazioni con il mondo esterno, #WireDesire / Trust your heart è una struttura aerea dalla trama sottile, composta interamente da fili rossi.
 
 
CAN YOU HEART ME?
Marco Sinopoli musiche
Lorenzo Ponte, Clio Saccà regia
Eleonora Paris drammaturgia
Giulia Bandera scene e costumi
Alice Colla luci
Fabio Brusadin, Marco Di Battista installazione multimediale
Francesco Bolognesi, Michele Cardano regia video
Maddalena Massafra ideazione e coordinamento del progetto
 
con
Benedetto Patruno Orfeo
Annapaola Trevenzuoli Agave/Veronica
Valentina Ghelfi Euridice in video
Daphne Nisi voce di Euridice
 
Alice Cortegiani clarinetto
Gianluca Manfredonia percussioni
Michele Marco Rossi violoncello
Samuele Telari fisarmonica
Quartetto Mitja sequenze per quartetto d’archi
 
Alessandro Rossetti stagista direttore di scena
 
Can you hearT me? è il progetto vincitore del secondo concorso di teatro musicale contemporaneo Macerata Opera 4.0 dell’Associazione Arena Sferisterio in coproduzione con RomaEuropa Festival e in collaborazione con Opera Europa e la Rassegna di Nuova Musica.
 
 
Ci siamo dimenticati della felicità Alla sua costruzione, ricerca, speranza abbiamo sostituito il desiderio. E il desiderio del desiderio: un castello di carta che, generando iperconsumo compulsivo, ha dissolto legami e relazioni. Se il desiderio ipermoderno non vede né vuole problemi – ma costruisce muri fra noi e il mondo – la felicità è sfida, consapevolezza, presa di coscienza di quei problemi. Can you hearT me? indaga nell’inconscio della nostra generazione provando a smascherarne la fragilità emotiva e la paura di abbandonarsi all’altro.
Maddalena Massafra
 
Come si fa ad uccidere un mito? Orfeo è un musicista che ha perso la sua amata Euridice. Il lutto non elaborato cresce dentro di lui fino a trasformare l’amore in icona e in modello che genera paragoni. È in questa rete bulimica di idealizzazioni e paragoni che cadrà Veronica, aspirante musicista, schiva e sentimentalmente anoressica, che non ascolta mai i suoi desideri. Grazie a quell’incontro lei scoprirà l’importanza di prestarsi attenzione e lui quella di fare i conti con la realtà.
Eleonora Paris
 
Il tempo del desiderio. L’impianto musicale si declina nella duplice faccia, interiore ed esteriore, dei protagonisti: Orfeo si esprime attraverso musica pop-rock, nel ricordo inconsolabile di Euridice, nascondendo un irrequieto mondo sonoro interiore, tormentato dal canto dell’amata scomparsa. Il violoncello è la voce interiore di Orfeo, aiutato dalle calde tinte del bayan; Veronica si nasconde dietro una musica caratterizzata principalmente dai timbri del clarinetto e del vibrafono: sarà l’incontro con Orfeo a svelarne la sopita vitalità, pronta a librarsi in un canto liberatorio.
Marco Sinopoli
 
Il gioco dello svelamento. Per indagare i mezzi con cui la nostra generazione si cerca e tenta di mettersi in contatto, ci siamo rivolti alla molteplicità dei linguaggi che la scena oggi offre: recitazione, movimento espressivo, musica dal vivo e proiezioni video. Sul palco due solitudini abitano uno spazio delimitato da pareti dietro cui vivere protetti da identità virtuali che permettono a Veronica di fuggire dalla banalità del quotidiano e ad Orfeo dal vuoto emotivo. Il ritmo dello spettacolo, tra dinamica ossessiva e sospensioni oniriche, si accompagna allo svelamento dello spazio nel quale i personaggi incontrano se stessi. Prima di essere una storia d’amore, Can you hearT me? è un richiamo all’ascolto della voce più intima dei nostri desideri.
Lorenzo Ponte, Clio Saccà

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I 100Cellos di Giovanni Sollima ed Enrico Melozzi invadono Macerata: Mercoledì 31 luglio il grande concerto allo Sferisterio con ospite la PFM

Performance in giro per la città e Concerti pomeridiani

Sono arrivati: già da domenica pomeriggio il centro di Macerata ha accolto i primi musicisti che compongono l’organico dei 100 Cellos di Giovanni Sollima ed Enrico Melozzi protagonisti del prossimo appuntamento musicale allo Sferisterio, mercoledì 31 luglio alle ore 21.

Per la reunion dei 100Cellos a Macerata, la città sarà invasa da tantissimi musicisti provenienti da tutto il mondo, che si esibiranno anche in due concerti di anteprima, il 29 alla Terrazza dei Salesiani e il 30 alla Terrazza dei Popoli (sempre alla ore 19, ingresso gratuito), in questo secondo appuntamento con i percussionisti del GUS e la cantante iraniana Nika Afkari Ahmadabadi.
 
Ospite del concerto dei 100Cellos di Giovanni Sollima ed Enrico Melozzi sul palco dello Sferisterio sarà invece la PFM, celebre band italiana, premiata lo scorso settembre come “band internazionale dell’anno” al Prog Music Award di Londra e particolarmente amata a Macerata. La PFM ha accolto entusiasticamente l’invito di Giovanni Sollima ed Enrico Melozzi e arriverà il 31 luglio nel pieno del nuovo “TVB – The Very Best TOUR” e subito dopo l’esibizione all’Arena di Verona con Cristiano De André dedicata al repertorio del padre.
 
PFM Premiata Forneria Marconi è un gruppo musicale con uno stile distintivo che combina la potenza espressiva della musica rock, progressive e classica. Nata discograficamente nel 1971, la band ha guadagnato rapidamente un posto di rilievo sulla scena internazionale, entrando nel 1973 nella classifica di Billboard (per “Photos Of Ghosts”) e vincendo un disco d’oro in Giappone. Nel 2011 PFM debutta col progetto “PFM in classic” dove si cimenta con mostri sacri della musica classica come Mozart, Prokofiev, Verdi, Korzakov. A questo progetto fanno seguito un tour in Giappone, un tour teatrale in Italia con l’uscita di un doppio cd. Nel 2017 PFM è stata premiata con la posizione n. 50 nella “Royal Rock Hall of Fame” di 100 artisti più importanti del mondo. A febbraio 2019 la band è stata invitata, per la terza volta, a salire a bordo della “CRUISE TO THE EDGE” (CTTE) come unico artista italiano che ha partecipato all’evento insieme alle più grandi prog band del mondo, capitanate degli YES.

biglietti per il concerto del 31 luglio hanno un costo da 20 a 30 euro.

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Macerata Opera Festival 2019 #rossodesiderio

Macbeth: in scena la seconda recita dell’opera di Verdi con l’applaudita regia di Emma Dante. In sala oltre 40 sindaci della provincia di Macerata.

A seguire la prima festa a tema in palcoscenico

 

Macerata, Sferisterio, venerdì 26 luglio, ore 21

Serata istituzionale, venerdì 26 luglio alle ore 21, per la seconda recita di Macbeth di Giuseppe Verdi: in sala con con il Sindaco Romano Carancini e il presidente della Provincia Antonio Pettinari, arriveranno oltre 45 sindaci della provincia di Macerata in veste ufficiale con la propria fascia tricolore.

«Lo Sferisterio è un bene di tutto il territorio, provinciale e regionale – sottolinea Antonio Pettinari – ed è per questo che da anni stiamo lavorando per portare progetti anche al di fuori dell’Arena maceratese. Dopo le precedenti felici esperienze, abbiamo scelto di ripetere la serata istituzionale,coinvolgendo tutti i Sindaci della provincia di Macerata che hanno risposto con entusiasmo. Prima dell’inizio dell’opera, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, eseguirà l’inno d’Italia. Un grande omaggio alle istituzioni e alla nostra terra».
Una occasione che si ripete annualmente e segna la volontà di un sempre più ampio coinvolgimento territoriale. Per l’occasione, grazie al nuovo impianto di illuminazione, lo Sferisterio accoglierà i sindaci con i colori della nostra bandiera per un Macerata Opera Festival sempre più #verdesperanza (2018), #rossodesiderio (2019), #biancocoraggio (2020).

Al termine della seconda recita di Macbeth, si svolgerà la prima delle attese feste a tema organizzate per il secondo anno consecutivo. Macbeth: festa con le streghe animerà il grande palcoscenico dello Sferisterio sul quale prenderà il sopravvento una atmosfera tenebrosa. Il pubblico è invitato a portare il proprio kit per “una notte da paura” e dare spazio alle danze e ai travestimenti ispirati al mondo della streghe con un dj-set verdiano, in collaborazione con FAT FAT FAT Festival e il cocktail bar di Stefano Renzetti. Per partecipare alla festa sul palcoscenico sarà possibile acquistare un biglietto aggiuntivo a quello dell’opera dal costo di €10,00.

Calendario del Macerata Opera Festival 2019 #rossodesiderio
venerdì 26 luglio Macbeth di Giuseppe Verdi | Festa in palco “Streghe”
sabato 27 luglio Rigoletto di Giuseppe Verdi
domenica 28 luglio Carmen di Georges Bizet
martedì 30 luglio Can You HearT Me, Opera 4.0
mercoledì 31 luglio 100 Cellos, Giovanni Sollima e Enrico Melozzi
giovedì 1 agosto Notte dell’Opera
venerdì 2 agosto Rigoletto di Giuseppe Verdi | Festa in palco “Circo”
sabato 3 agosto Carmen di Georges Bizet
domenica 4 agosto Macbeth di Giuseppe Verdi
martedì 6 agosto Can You HearT Me, Opera 4.0
mercoledì 7 agosto Raphael Gualazzi
giovedì 8 agosto Orchestra di Piazza Vittorio
venerdì 9 agosto Rigoletto di Giuseppe Verdi
sabato 10 agosto Carmen di Georges Bizet | Festa in palco “Milonga”
domenica 11 agosto Come una specie di sorriso con Neri Marcorè

I prezzi dei biglietti vanno dai 25 euro del settore Giallo ai 150 del settore Platino.
Importante novità è quella di poter acquistare abbonamenti a tre opere – con uno sconto del 20% nei settori Verde o Giallo – o a due opere, con lo sconto del 15% nel settore Platino o Verde.
Sconti over65 e formula roulette per gli stessi over 65 e gli under30 che possono comprare il biglietto senza assegnazione di posto a un prezzo fisso di 25 euro: la sera dello spettacolo verrà assegnato il migliore posto disponibile).

L’ultima recita di Carmen (10 agosto) è dedicata ad Avis charity partner #rossodesiderio, cui andranno i 2 euro aggiuntivi del biglietto.

La vendita è aperta online e nella biglietteria di Macerata (piazza Mazzini 10), dal martedì al sabato, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, tel. 0733230735 boxoffice@sferisterio.it

Giuseppe Verdi
Macbeth
Melodramma in quattro parti
Libretto di Francesco Maria Piave
Editore: Casa Ricordi, Milano
Sopratitoli in italiano e in inglese

Direttore Francesco Ivan Ciampa
Regia Emma Dante
Regista collaboratore Giuseppe Cutino
Scene Carmine Maringola
Costumi Vanessa Sannino
Coreografia Manuela Lo Sicco
Luci Cristian Zucaro

Macbeth Roberto Frontali
Banco Alex Esposito 
Lady Macbeth Saioa Hernandez
Dama di Lady Macbeth Fiammetta Tofoni
Macduff Giovanni Sala 
Malcolm Rodrigo Ortiz
Medico Giacomo Medici 
Domestico/Sicario/Araldo Cesare Kwon
Prima apparizione Bruno Venanzi
Seconda e Terza apparizione Giulia Gabrielli
Duncano Francesco Cusumano
Fleanzio Nunziatina Lo Presti

Orchestra Filarmonica Marchigiana
Coro lirico marchigiano “Vincenzo Bellini”
maestro del coro Martino Faggiani
altro maestro del coro Massimo Fiocchi Malaspina
Banda “Salvadei” complesso di palcoscenico

Coproduzione dell’Associazione Arena Sferisterio con il Teatro Massimo di Palermo e il Teatro Regio di Torino.

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“Macbeth Solo” di Sergio Rubini con Giampaolo Bandini

Il palcoscenico accoglie il pubblico: per la nuova sezione Palco Reverse allo Sferisterio arrivano Sergio Rubino con Giampaolo Bandini e il loro “Macbeth Solo”
 
Sferisterio, 25 luglio, ore 21

 

Primo appuntamento allo Sferisterio con il nuovo format nato quest’anno e denominato “Palco reverse”, per spettacoli che necessitano una platea più raccolta (199 posti) e una maggiore vicinanza fra artisti e pubblico, insieme sul palcoscenico e con i palchi a fare da scenografia.

Protagonisti dello spettacolo di giovedi 25 luglio (ore 21) l’attore e regista Sergio Rubini con il chitarrista Giampaolo Bandini interpreti di Macbeth Solo, monologo tratto da Shakespeare, con le musiche originali di Nicola Jappelli (chitarrista e compositore milanese) elaborate a partire da John Dowland (sommo esponente del repertorio elisabettiano).
Rubini ha costruito un testo sui passi per lui più significativi del testo shakespeariano in cui sono riuniti tutti i personaggi che diventano proiezioni del protagonista, sue voci interiori, suoi doppi, interpretazioni dei loro stati d’animo.
L’ardente brama di potere, i laceranti sensi di colpa, la disperata follia di Macbeth rivivono quindi attraverso la voce di Sergio Rubini. Una spirale di sangue, ambizione, inganni, trame che da oltre quattrocento anni affascina il pubblico, mettendo a nudo la caduta di tutte le virtù sotto il peso dell’ambizione e della corruttibilità che rendono l’uomo schiavo dell’ossessione per il potere. A rendere più vivido il dramma del crudele generale e della spietata Lady Macbeth, precipitati nell’abisso della follia dalla loro stessa ambizione, le musiche eseguite alla chitarra da Giampaolo Bandini.
Un modo originale per rileggere la tragedia shakespeariana che ispirò anche Giuseppe Verdi per l’opera omonima in scena durante questa edizione #rossodesiderio del Macerata Opera Festival, nell’apprezzata regia di Emma Dante.
 
Prossima data di “Palco reverse” l’8 agosto per il concerto dell’Orchestra di Piazza Vittorio “All’opera”, compagine multiculturale nata nel 2002 nel rione Esquilino a Roma che suona l’opera “a modo suo” e, per Macerata, impagina un programma con brani tratti da Il flauto magico Don Giovanni di Mozart, Carmen di Bizet, ma anche nuovi arrangiamenti da Giuseppe Verdi e Kurt Weill.
 

Calendario del Macerata Opera Festival 2019 #rossodesiderio
mercoledì 24 luglio Loreena McKennitt
giovedì 25 luglio Macbeth Solo con Sergio Rubini
venerdì 26 luglio Macbeth di Giuseppe Verdi | Festa in palco “Streghe”
sabato 27 luglio Rigoletto di Giuseppe Verdi
domenica 28 luglio Carmen di Georges Bizet
martedì 30 luglio Can You HearT Me, Opera 4.0
mercoledì 31 luglio 100 CellosGiovanni Sollima e Enrico Melozzi
giovedì 1 agosto Notte dell’Opera
venerdì 2 agosto Rigoletto di Giuseppe Verdi | Festa in palco “Circo”
sabato 3 agosto Carmen di Georges Bizet
domenica 4 agosto Macbeth di Giuseppe Verdi
martedì 6 agosto Can You HearT Me, Opera 4.0
mercoledì 7 agosto Raphael Gualazzi
giovedì 8 agosto Orchestra di Piazza Vittorio
venerdì 9 agosto Rigoletto di Giuseppe Verdi
sabato 10 agosto Carmen di Georges Bizet | Festa in palco “Milonga”
domenica 11 agosto Come una specie di sorriso con Neri Marcorè

I prezzi dei biglietti vanno dai 25 euro del settore Giallo ai 150 del settore Platino.
Importante novità è quella di poter acquistare abbonamenti a tre opere – con uno sconto del 20% nei settori Verde o Giallo – o a due opere, con lo sconto del 15% nel settore Platino o Verde.
Sconti over65 e formula roulette per gli stessi over 65 e gli under30 che possono comprare il biglietto senza assegnazione di posto a un prezzo fisso di 25 euro: la sera dello spettacolo verrà assegnato il migliore posto disponibile).

L’ultima recita di Carmen (10 agosto) è dedicata ad Avis charity partner #rossodesiderio, cui andranno i 2 euro aggiuntivi del biglietto.
 
La vendita è aperta online e nella biglietteria di Macerata (piazza Mazzini 10), dal martedì al sabato, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, tel. 0733230735 boxoffice@sferisterio.it

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Macerata Opera Festival 2019: il primo weekend operistico segna significativi risultati negli incassi

ph Renato Mangolin

Martedì 23 luglio allo Sferisterio “Play” spettacolo dei Kataklò: i dettagli e gli appuntamenti collaterali

Ottimo inizio per le opere allo Sferisterio durante i primi tre giorni di Festival e il debutto delle produzioni operistiche: Carmen di Bizet, Macbeth e Rigoletto di Verdi hanno portato all’Arena maceratese 5.894 spettatori con un incasso di 301.530 euro. Raggiunto quindi l’obiettivo annuale di un incasso superiore a 300.000 euro, centrato costantemente negli scorsi tre anni.
Nel dettaglio Carmen ha raggiunto le 2.352 presenze, con un incasso di 121.231 euro; Macbeth 1.744 spettatori per 89.562 euro; Rigoletto 1.798 spettatori per 90.737 euro.

Guardando al risultato della serata inaugurale, l’incasso dell’apertura 2019 (Carmen) con oltre 121 mila euro è il più alto registrato dal 2006 (cioè da quando sono state riconfigurate la platea e la capienza dello Sferisterio), seguito dalla Traviata (inaugurazione 2012 con 116 mila euro) e dalla Zauberflöte (festival 2006, 112 mila euro).

Il dato forse più importante riguarda la prevendita complessiva: con l’inaugurazione l’incasso ha raggiunto 1 milione di euro lordi contro i 900 mila del 2018 alla stessa data. Ci sono inoltre 50.000 euro di prenotazioni (dato analogo rispetto al 2018, che fu anno record di incassi superando i risultati del 2017).

Questi primi dati contrassegnano positivamente l’inizio della programmazione che domani, martedì 23 luglio (ore 21:00), prosegue in Arena con i Kataklò, storica compagnia di danza acrobatica impegnata nello spettacolo Play della fondatrice e campionessa olimpica Giulia Staccioli, in cui sarà inserito anche un omaggio alla palla al bracciale, gioco per il quale fu costruito lo Sferisterio.

Con questo primo appuntamento non operistico, lo Sferisterio tornerà indietro nel tempo per ospitare un particolare “evento sportivo”. Il progetto di Play ha origine nel 1995 per celebrare i cento anni della «Gazzetta dello Sport»: da allora nello stesso lavoro, presentato in tutto il mondo, si sono alternate cinque generazioni di performer; gli attuali sei provengono tutti dal percorso formativo di Accademia Kataklò Giulia Staccioli, la prima accademia di formazione e avviamento professionale dedicata a performer di Athletic Dance Theatre, nata a Milano nel 2010 per volontà dell’ex ginnasta olimpionica, fondatrice del gruppo.

Play è composto da una serie di “cartoline” di sport che accompagnano lo spettatore in luoghi ed epoche lontani: dal senso di spensierata libertà di una gara in bicicletta nelle campagne del dopoguerra, a una delle prime stelle internazionali del tennis femminile, fino ad indagare il significato della circolarità della vita, della ricerca perpetua di ogni essere umano attraverso il ritmo incalzante di una corsa. E poi ancora una pallavolo magica e ipnotica, un rugby che si apre con un ahaka Maori, un podio che conferma la fatica della costruzione della vittoria sul quale si muovono corpi dalla mitologica classica bellezza.

Due gli appuntamenti collaterali legati alla presenza di Kataklò al Macerata Opera Festival in programma sempre martedì 23 luglio:
– alle ore 18.30, alla Bottega del libro (corso della Repubblica 7): Giulia Staccioli presenta il diario-agenda “Don’t Stop Dancing” ideato da Claudia Gallo
– dalle ore 19, nell’Opera Lounge di piazza Mazzini, si potranno incontrare alcuni ospiti sportivi e provare la palla al bracciale

In collaborazione con Overtime Festival

I prezzi dei biglietti per Play vanno dai 20 euro del settore Giallo ai 30 del settore Platino.
Per questo spettacolo sono in vendita solo posti di Platea e Gradinata.

La vendita è aperta online e nella biglietteria di Macerata (piazza Mazzini 10), dal martedì al sabato, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, tel. 0733230735 boxoffice@sferisterio.it.

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Macerata Opera Festival 2019 #rossodesiderio: Rigoletto di Verdi con la regia di Federico Grazzini torna allo Sferisterio

l terzo titolo del festival estivo marchigiano con Giampaolo Bisanti sul podio
Rigoltto: Sferisterio, 21 luglio 2019, ore 21 (repliche: 27 luglio, 2 e 9 agosto)

 

Il terzo titolo del Macerata Opera Festival 2019 #rossodesiderio è Rigoletto di Giuseppe Verdi, che ha debuttato proprio allo Sferisterio per il Festival 2015 nella regia di Federico Grazzini, le scene di Andrea Belli, i costumi di Valeria Donata Bettella e le luci di Alessandro Verazzi riprese da Ludovico Gobbi.
 
Questo Rigoletto, progettato specificamente per gli spazi dello Sferisterio, accentua le tinte più tragiche e oscure del capolavoro verdiano proponendone una versione che, nelle intenzioni del regista intende «garantire una realtà scenica al mondo concepito da Piave e Verdi, un mondo a tinte forti, cupe, violente, in cui la vendetta è la norma comportamentale adottata da tutti o quasi tutti, in cui dominano gli istinti più brutali, e i sentimenti positivi (pietà, compassione, tenerezza) non solo hanno pochissimo spazio, ma finiscono per essere estirpati dal Duca e dalla sua corte» secondo una poetica che, ancora nelle parole di Grazzini, si basa su una ricerca dell’originalità non « fine a sé stessa, ma volta a trovare parole autentiche, vere, che ci permettano di dialogare con queste creazioni del passato. Senza dare nulla per scontato, ma cercando di raccontare le storie nel modo più didascalico e chiaro possibile, mettendo in stretta correlazione libretto e musica».
 
Uno spettacolo che, rispetto al debutto maceratese del 2015, si presenta tutt’altro che datato bensì pressoché nuovo dal momento che le allusioni e i temi dell’allestimento risultano ancora pienamente attuali nella loro immortale parabola morale, ulteriormente sottolineati dall’altissimo livello artistico dei cantanti scritturati per l’edizione 2019: da Amartuvshin Enkhbat (Rigoletto) a Enea Scala (Il Duca di Mantova), da Claudia Pavone (Gilda) e Simon Orfila (Sparafucile); del cast fanno parte anche  Martina Belli (Maddalena), Alessandra Della Croce (Giovanna), Seung-Gi Jung (Il Conte di Monterone), Matteo Ferrara (Marullo), Vasyl Solodkyy (Matteo Borsa), Cesare Kwon (Il Conte di Ceprano), Gianni Paci (Usciere di corte), Raffaella Palumbo (Un Paggio della Duchessa).
 
Completano la locandina il Coro Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini” diretto da Martino Faggiani (Massimo Fiocchi Malaspina, altro maestro del Coro) e la Banda “Salavadei”.
Lo spettacolo è sopratitolato in italiano e inglese.

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Macerata Opera Festival 2019 #rossodesiderio: Macbeth di Verdi con la regia di Emma Dante trova uno spazio ideale nel riallestimento per lo Sferisterio

ttesa per il secondo titolo del festival estivo marchigiano affidato all’artista siciliana con Francesco Ivan Ciampa sul podio

Prima assoluta al Lauro Rossi di Can you hearT me? spettacolo di teatro musicale vincitore del concorso Macerata Opera 4.0

Macbeth: Sferisterio, 20 luglio 2019, ore 21 (repliche: 26 luglio e 4 agosto)
Can you hearT me?: Lauro Rossi: 20 luglio, ore 18 (repliche: 30 luglio e 6 agosto ore 21)

 

Secondo titolo del Macerata Opera Festival 2019 #rossodesiderio è Macbeth di Giuseppe Verdi, in un riallestimento ideato propio per lo Sferisterio di una celebre e premiata produzione, realizzata dall’istituzione marchigiana con il Teatro Regio di Torino e il Teatro Massimo di Palermo con la regia di Emma Dante. Il debutto sabato 20 luglio alle ore 21: sul podio della Filarmonica Marchigiana Francesco Ivan Ciampa, le scene di Carmine Maringola, i costumi di Vanessa Sannino, la coreografia di Manuela Lo Sicco e le luci di Cristian Zuccaro.
 
Nata due anni fa al Teatro Massimo di Palermo, città natale di Emma Dante, ripresa al Regio di Torino e al Festival di Edimburgo (dove ha vinto il premio Herald Angel come uno degli spettacoli più interessanti e innovativi in programma), questa edizione del Macbeth verdiano ha subito, relativamente alla versione musicale di volta in volta eseguita, numerosi interventi. In ogni circostanza ha assunto una forma diversa: a Palermo, omesse le danze del terzo atto ma aggiunto, prima del coro finale “Macbeth, Macbeth, ov’è?…”, il monologo di Macbeth morente, “Mal per me che m’affidai”, estrapolato dalla redazione originaria dell’opera, quella commissionata, nel 1847, dal Teatro della Pergola in Firenze; a Torino con il ballo e con il monologo, ma senza il citato inno corale introdotto nel 1865, quando Verdi rifece di sana pianta per Parigi una metà circa dell’opera; a Macerata si seguirà l’esempio palermitano, via le danze e dentro il monologo.
«Non faccio moltissime regie d’opera, non sono una specialista – sottolinea Emma Dante: le poche che accetto hanno sempre una valenza forte nel mio percorso di teatrante. Lavorare sul Macbeth di Verdi è stato molto bello, e che il soggetto provenisse dal teatro di parola, dalla tragedia di Shakespeare, mi è stato di grandissimo aiuto, una cosa benedetta. Ovviamente, il luogo, ogni luogo, influisce sullo spettacolo; questa, oltretutto, è la prima volta che curo la regìa di un melodramma en plein air. Per ragioni professionali non ho potuto seguire la prima fase delle prove, che ho affidato al mio aiuto (Giuseppe Cutino) e alla coreografa (Manuela Lo Sicco): sono loro ad aver apportato le varianti necessarie dietro mia indicazione, varianti in certi casi macroscopiche, basti pensare che allo Sferisterio, per ovvie ragioni, il palcoscenico non è dotato di una soffitta alla quale appendere la scenografia. Comunque, l’arena maceratese è un luogo affascinante; mi piacerebbe pensare uno spettacolo apposta per questo spazio totalmente assurdo e fuori da ogni canone usuale. Non importa il titolo, lo Sferisterio lavorerebbe insieme a me alla sua metamorfosi».
 
In scena per questo spettacolo che sembra nato per i colori e lo spazio maceratese un cast di star con Roberto Frontali nel ruolo del titolo, Saioa Hernandez come Lady Macbeth, Alex Esposito al debutto di Banco e il giovane tenore Giovanni Sala che torna allo Sferisterio dopo il successo nel 2018 come Pamino.
Completano il cast Fiammetta Tofoni (Dama di Lady Macbeth), Rodrigo Ortiz (Malcolm), Giacomo Medici (Medico), Cesare Kwon (Domestico/Sicario/Araldo), Bruno Venanzi e Giulia Gabrielli (Apparizioni).
Completano la locandina il Coro Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini” diretto da Martino Faggiani (Massimo Fiocchi Malaspina, altro maestro del Coro) e la Banda “Salavadei”.
Lo spettacolo è sopratitolato in italiano e inglese e sarà trasmesso in diretta su RAI Radio3 e nel circuito internazionale Euroradio.
 
Macbeth non è l’unico spettacolo a debuttare a Macerata sabato 19 luglio: alle ore 18 infatti al Teatro Lauro Rossi c’è in prima assoluta di Can you hearT me? spettacolo di teatro musicale contemporaneo vincitore del concorso Macerata 4.0 in coproduzione con RomaEuropa Festival e in collaborazione con Opera Europa e la Rassegna di Nuova Musica. Una nuova creazione di un gruppo under35 con la regia di Lorenzo Ponte e Clio Saccà, le musiche di Marco Sinopoli, la drammaturgia di Eleonora Paris, scene e costumi sono di Giulia Bandera e le luci di Alice Colla. Il progetto è ideato e coordinato da Maddalena Massafra. In scena Benedetto Patruno (Orfeo) e Annapaola Trevenzioli (Agave/Veronica).
Rispecchiando il tema #rossodesiderio, i due registi Lorenzo Ponte e Clio Saccà spiegano così l’origine del lavoro: «Per indagare i mezzi con cui la nostra generazione si cerca e tenta di mettersi in contatto, ci siamo rivolti alla molteplicità dei linguaggi che la scena oggi offre: recitazione, movimento espressivo, musica dal vivo e proiezioni video. Sul palco due solitudini abitano uno spazio delimitato da pareti dietro cui vivere protetti da identità virtuali che permettono a Veronica di fuggire dalla banalità del quotidiano e ad Orfeo dal vuoto emotivo. Il ritmo dello spettacolo, tra dinamica ossessiva e sospensioni oniriche, si accompagna allo svelamento dello spazio nel quale i personaggi incontrano se stessi. Prima di essere una storia d’amore, Can you hearT me? è un richiamo all’ascolto della voce più intima dei nostri desideri».
Inoltre da un’ora prima dello spettacolo si potrà interagire con l’installazione presente al Lauro Rossi #wiredesire/ trust your heart prenotabile sul sito sferisterio.it

 
Macerata Opera Festival 2019
 
 
19 e 28 luglio 2019
3 e 10 agosto 2019
Arena Sferisterio – ore 21
Anteprima giovani: 16 luglio
Audiodescrizione: 28 luglio e 3 agosto
Festa in palcoscenico: 10 agosto
 
 
Georges Bizet
Carmen
Opéra-comique in quattro atti
Libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy dalla novella omonima di Prosper Mérimée
Editore Proprietario: Schott, Mainz;
rappresentante per l’Italia: Casa Musicale Sonzogno di Piero Ostali, Milano
In lingua originale con sopratitoli in italiano e in inglese
 
Direttore Francesco Lanzillotta
Regia Jacopo Spirei
Scene e costumi Mauro Tinti
Coreografie Johnny Autin
Luci Giuseppe Di Iorio
Calzature e accessori Le Jeux Du Marquis
 
Don Josè Matthew Ryan Vickers
Escamillo David Bizic
Le Dancaïre Tommaso Barea
Le Remendado Saverio Pugliese
Moralès Stefano Marchisio
Zuniga Gaetano Triscari
Carmen Irene Roberts
Micaëla Valentina Mastrangelo
Frasquita Francesca Benitez
Mercédès Adriana Di Paola
Un Bohémien Andrea Pistolesi
Une Marchande d’oranges Olga Salati
 
Orchestra Filarmonica Marchigiana
Coro lirico marchigiano “Vincenzo Bellini”
maestro del coro Martino Faggiani
altro maestro del coro Massimo Fiocchi Malaspina
Pueri Cantores “D. Zamberletti”
maestro del coro di voci bianche Gian Luca Paolucci
Banda “Salvadei” complesso di palcoscenico
 
Nuova produzione dell’Associazione Arena Sferisterio
 
La prima rappresentazione del 19 luglio andrà in onda in diretta su RAI Radio3 e in differita sul circuito Euroradio.

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Macerata Opera Festival 2019: Carmen con la regia di Jacopo Spirei inaugura l’estate #rossodesiderio

 

 

Sold out da oltre una settimana le prime due recite del capolavoro di Bizet, titolo fra i più rappresentati di sempre, che per questa nuova produzione si tinge di colori forti e richiama le atmosfere seducenti dei cabaret parigini

Macerata, Sferisterio, 19 luglio 2019, ore 21 (repliche: 28 luglio, 3 e 10 agosto)

La storia di Carmen non è una storia antica o moderna, è una storia eterna, la storia del possesso che un uomo tenta di esercitare su una donna, non sapendo tollerare la rinuncia.

Con questo spirito debutta la nuova produzione del capolavoro di Georges Bizet che inaugura il Macerata Opera Festival 2019 #rossodesiderio venerdì 19 luglio alle ore 21 allo Sferisterio con la regia di Jacopo Spirei e la direzione di Francesco Lanzillotta (repliche il 28 luglio, il 3 e il 10 agosto).

«Una Carmen parigina: è questa la nostra aspirazione, mia e del direttore e concertatore Francesco Lanzillotta. Togliere il folclore, ovvero rappresentarlo per quello che è, una cornice, uno sfondo, un profumo, come un’essenza che si sprigiona dalle pareti di un café-concert: uno spettacolo ambientato in Spagna allestito da un cabaret parigino tipo il Crazy Horse».

Sulla scena si respira un’aria di passione e libertà ma anche di fatica e impegno per i numeri di danza che si mettono in scena e si provano, riproducendo scena e backstage di un cabaret in cui ballerine danzano in abiti succinti e Carmen appare in scena per la Habanera ricordando le esibizioni di alcune dive come Dita von Teese.

Sono queste alcune note su Carmen nelle stesse parole di Jacopo Spirei che, per la prima volta, mette in scena l’opera di Georges Bizet e lo fa su un palcoscenico insolito come quello dello Sferisterio di Macerata.

«La forma originaria di Carmen – continua a spiegare Spirei – è quella di un opéra-comique basato sull’alternanza di dialoghi parlati e numeri vocali e strumentali che spesso vengono tagliati in forme semplici, dirette, da “musica di consumo”, ingenerando un effetto di straniamento rispetto al realismo (apparente) dell’intreccio: la Carmen donna animalesca e incoercibile è più una creatura immaginaria che un ritratto dal vero.

In effetti, lei non mente mai, non impone mai, è Don José a decidere che la loro storia durerà in eterno. La tragedia finale è ingenerata dal fraintendimento del brigadiere, il quale, al pari di Micaëla, è un estraneo (vengono dalla Navarra, una provincia dell’estremo nord est della Spagna, mentre Carmen è una meridionale andalusa, oltre che zingara) che non riesce a decifrare il mondo circostante e le situazioni in cui si va a cacciare: ce lo dice il canto, il suo come quello della fanciulla, così diverso da quello della sigaraia, così lyrique nel suo occhieggiare Gounod.
 
L’eros e il #rossodesiderio di Carmen saranno i caratteri dominanti della messa in scena maceratese; i suoi tanti amori, di cui lei non fa mai mistero, saranno la forza dello spettacolo che conferma Carmen fra i personaggi femminili più forti e caratteriali di sempre. In questo caso è una star ed appartiene al palcoscenico: diventa oggetto del desiderio di tutti e genera una smaniosa voglia di possesso.
 
Fra lustrini, tute ginniche, esibizioni di pole dance, red carpet e “monelli”, sul palcoscenico dello Sferisterio salirà un cast numeroso con interessanti debutti italiani come quello della protagonista, il mezzosoprano statunitense Irene Roberts, con al suo fianco il tenore Matthew Ryan Vickers (Don José), David Bizic (Escamillo), Tommaso Barea (Le Dancaïre), Saverio Pugliese (Le Remendado), Stefano Marchisio (Moralès), Gaetano Triscari (Zuniga), Irene Roberts (Carmen), Valentina Mastrangelo (Micaëla), Francesca Benitez (Frasquita), Adriana Di Paola (Mercédès), Andrea Pistolesi (Un Bohémien), Olga Salati (Une Marchande d’oranges).
 
Le scene e i costumi sono di Mauro Tinti, le coreografie di Johnny Autin, le luci di Giuseppe di Iorio, calzature e accessori di un marchio marchigiano del lusso come Les Jeux de Marquis. Altre due importanti forniture sono quelle degli abiti Paoloni e i pali di pole dance prodotti dall’azienda bergamasca “The Polel”.

Francesco Lanzillotta, direttore musicale del Festival, sul podio della Filarmonica Marchigiana, con il Coro Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini” diretto da Martino Faggiani (Massimo Fiocchi Malaspina, altro maestro del Coro), i Pueri Cantores “D. Zamberletti” diretti da Gian Luca Paolucci, e la Banda “Salavadei”.
 
Lo spettacolo in lingua originale francese, è sopratitolato in italiano e inglese e sarà trasmesso in diretta su RAI Radio3 e in differita nel circuito internazionale Euroradio.

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Il Macerata Opera Festival 2020 sarà #biancocoraggio

rossocomeopera

 

Allo Sferisterio, dal 17 luglio al 9 agosto, andranno in scena Tosca, Don Giovanni e Il trovatore

Il debutto del Macerata Opera Festival 2019 è anche occasione per presentare in anteprima le opere del Festival 2020 #biancocoraggio, spunto cromatico che conclude la triade #verdesperanza (2018) e #rossodesiderio (2019) approfondendo i temi dell’emancipazione, dell’illuminismo e del destino, evocati rispettivamente da Tosca, Don Giovanni e Il trovatore, le tre opere in programma.

La 56a edizione del festival maceratese si aprirà con una nuova produzione del capolavoro di Giacomo Puccini Tosca; completeranno il programma operistico altri due titoli capitali del repertorio come Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart e Il trovatore di Giuseppe Verdi. Contestualmente ai titoli del Festival 2020, il CDA dello Sferisterio ha deliberato il prolungamento dei contratti della direttrice artistica Barbara Minghetti e del direttore musicale Francesco Lanzillotta fino al 2021.
 
Nella Tosca – con la quale Puccini e i suoi due librettisti di fiducia Illica e Giacosa si “affacciarono” al Ventesimo secolo – agisce un triangolo tragico di amore, potere e libertà nel quale tutti i protagonisti, sia positivi sia negativi, finiscono annientati dal fato poco dopo che il tenore ha cantato la celeberrima “E lucevan le stelle”; sotto il cielo dello Sferisterio, dove l’opera torna dopo il 2014, quelle note assumeranno un’espressività ancor più peculiare.

Nel Don Giovanni – che nel 1787 portò il binomio Mozart-Da Ponte a un esito epocale per le sorti del teatro d’opera – amore, cinismo, razionalità e determinazione si mescolano in una trama densa di metafore e costellata d’immortali melodie come “Madamina, il catalogo è questo” o “Là ci darem la mano”, che a Macerata si ascoltarono nel 1991.

Il trovatore – titolo del 1853 su libretto di Cammarano appartenente alla cosiddetta “trilogia popolare” – è la quintessenza del Romanticismo operistico (l’ultima volta allo Sferisterio nel 2016), con la sua trama frammista di amore, mistero, oscurità, dispiegati in una partitura che va dal raccoglimento della cavatina “Tacea la notte placida” alla frenesia della cabaletta “Di quella pira l’orrendo foco”.
 
Prezzi invariati rispetto al 2019; a breve in biglietteria sarà possibile effettuare le prenotazioni.

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