Nuovo statuto e nuovo CdA dell’Associazione Arena Sferisterio

L’Assemblea dei Soci dell’Associazione Arena Sferisterio – composta da Comune di Macerata, Provincia di Macerata, rispettivamente rappresentati da Andrea Marchiori e Sandro Parcaroli – insieme al Collegio dei Revisori dei Conti – composto da Giorgio Piergiacomi, Carlo Squadroni e Ubaldo Gismondi, si sono riuniti oggi mercoledì 2 ottobre 2024 a Macerata dinanzi al notaio Maria Amelia Salvi per l’approvazione del nuovo statuto e la nomina del nuovo organo amministrativo; presente anche il sovrintendente Flavio Cavalli.

Secondo il nuovo statuto, il Consiglio di Amministrazione è adesso composto da cinque membri, compreso il Presidente che è il Sindaco di Macerata (o un membro da esso nominato), quindi da due membri nominati dal Comune di Macerata, di cui uno nominato sentita la Società Civile dello Sferisterio; il Presidente della Provincia di Macerata (o un membro da esso nominato); un membro nominato dal Comune di Macerata, su designazione vincolata del Ministero della Cultura.

Questi dunque i nuovi componenti del CdA dell’Associazione Arena Sferisterio: Sandro Parcaroli, sindaco di Macerata; Giuliana Pascucci, nelle more della nomina del componente, a sua volta di spettanza del Comune di Macerata, su designazione vincolata del Ministero della Cultura; Filippo Olivelli e Giuseppe Rivetti, quali nomine di spettanza del Comune di Macerata; Serena Gamberoni, quale nomina di spettanza della Provincia di Macerata.

L’Assemblea dei Soci esprime dunque il proprio ringraziamento ai componenti del precedente CdA e formula un augurio di buon lavoro al nuovo organo amministrativo.

Posted in home, News | Leave a comment

Norma dal Macerata Opera Festival 2024 a Classica HD

Arriva sul canale tematico della piattaforma SKY l’edizione dell’opera belliniana che ha conquistato il favore del pubblico e della critica

Il video è coprodotto con la Società Civile dello Sferisterio. Eredi dei Cento consorti.

Sabato 28 settembre, ore 21.10 Classica HD – Sky canale 136

A pochi mesi dal debutto allo Sferisterio, sabato 28 settembre alle ore 21.10 in prima visione in esclusiva su Classica HD – Sky canale 136 si potrà vedere Norma di Vincenzo Bellini nella produzione del Macerata Opera Festival 2024 con la regia di Maria Mauti e la direzione di Fabrizio Maria Carminati.

Protagonista Marta Torbidoni (Norma), soprano marchigiano che, la scorsa estate ha rapito il pubblico ad ogni recita, affiancata da un’altra voce molto apprezzata come quella del soprano palermitano Roberta Mantegna (Adalgisa), del tenore Antonio Poli (Pollione) e del basso Riccardo Fassi (Oroveso); completano il cast Carlotta Vichi (Clotilde) e Paolo Antognetti (Flavio). Le scene sono dello studio con sede a Barcellona Garcés-de Seta-Bonet Arquitectes in collaborazione con Carles Berga; i costumi di Nicoletta Ceccolini, le luci di Peter van Praet e i video di Lois Patino. L’Orchestra è la FORM – Orchestra Filarmonica Marchigiana con il Coro lirico marchigiano “Vincenzo Bellini” guidato da Martino Faggiani, e la Banda Salvadei.

La produzione video è stata realizzata grazie alla Società Civile dello Sferisterio. Eredi dei Cento consorti.

Norma è stato il titolo con cui si è festeggiato il traguardo delle 60 edizioni di festival operistico allo Sferisterio: scegliendo il capolavoro del Cigno di Catania – che era tra le ipotesi valutate ai primi del Novecento quando si decise di trasformare lo stadio della palla al bracciale in teatro – si è celebrata la città e coloro che vollero portare l’opera in questo luogo. Il nuovo allestimento era firmato appunto dalla regista e documentarista milanese Maria Mauti, alla sua prima esperienza con il teatro d’opera. «Non volevo uno spettacolo descrittivo – dichiara la regista Maria Mauti nel programma di sala – ma un realismo magico dove elementi noti si presentano in un aspetto diverso dal consueto. La luna, per esempio, non rappresenta solo la natura, ma, in una condizione ambientale segnata dal conflitto e dalla violenza (poiché io sento e vedo l’azione di Norma svolgersi nella minaccia di una possibile guerra futura), introduce un elemento collegato anche alle prospettive, molto importanti, della ritualità e del Sublime appunto, come qualcosa che ci attrae e al tempo stesso ci fa paura. […] Ciò che desidero comunicare al pubblico è la contemporaneità di un testo in grado di arrivare a tutti noi in maniera diretta, impressionante, toccante».

Norma di Vincenzo Bellini va in onda su Classica HD – Sky canale 136, in prima visione, sabato 28 settembre alle ore 21.10, e in replica, nei giorni 30 settembre, 2, 6, 8, 17, 25 ottobre in orari da definirsi.

CLASSICA HD è un’emittente televisiva italiana interamente dedicata alla musica classica, in onda sul canale 136 della piattaforma SKY Italia e sul canale 125 di Sky Glass. CLASSICA HD trasmette ininterrottamente ogni giorno 24 ore su 24, con un palinsesto che abbraccia opere liriche, concerti, musica da camera, danza classica e moderna, approfondimenti, documentari, film, speciali, jazz, musica di confine e molto altro ancora.

Posted in home | Leave a comment

MOF24 Si chiude un’edizione da record: quasi 50mila spettatori e oltre 1milione700mila euro di incasso

Risultati mai raggiunti dalla manifestazione marchigiana che conquista il pubblico e guarda al 2025

114 testate hanno parlato del festival

Incisiva la presenza della Rai e di Classica HD

La 60a edizione del Macerata Opera Festival 2024 si chiude con nuovi record di presenze e incassi, segnando un atteso superamento dei risultati pre-pandemia, in particolare quelli del 2019, collocando quindi la rassegna estiva marchigiana fra le più apprezzate e seguite dal pubblico e dalla critica internazionale. Il botteghino conferma la tendenza positiva già registrata nelle prime settimane e premia il programma e il modello operativo preparato dal sovrintendente Flavio Cavalli e dal direttore artistico Paolo Gavazzeni. Il festival si è concluso domenica 11 agosto con l’ottavo sold out dell’anno su quindici serate: quattro recite di Turandot, una della BohèmeNotte di luna, Notte Morricone e Carmina Burana, un risultato unico.

In generale, guardando i dati complessivi del 2024 (TurandotNormaLa bohème, Notte di luna, Notte Morricone, Carmina Burana, Tutti all’opera e Lo Sferisterio a scuolail Macerata Opera Festival ha registrato un totale di 49.078 spettatori e un incasso di euro 1.704.063, ottenendo i migliori risultati di sempre. Si tratta, rispetto al 2023, di un +21% per il numero di presenze e di oltre il 26% di incasso in più. Si è superato quindi il festival 2019, quando gli spettatori erano stati 37.018 e l’incasso di 1.443.226 euro. Da sottolineare che il record si registra leggendo anche i soli dati di presenze e incassi delle recite d’opera (+8% circa rispetto al 2019). La percentuale di riempimento della sala per le opere supera l’85%.

Per gli appassionati di cifre e classifiche si ricorda che l’incasso della seconda recita di Turandot, pari a oltre 142 mila euro, è stato il più alto mai registrato in una singola serata dal 2019. Il rapporto tra omaggi e presenze si mantiene intorno al 2,8% (su un massimo consentito per legge del 5%).

«Si conclude con presenze e incassi da record una stagione fantastica del Macerata Opera Festival che ha portato allo Sferisterio un pubblico nazionale e internazionale che ha apprezzato la qualità artistica delle opere e degli spettacoli proposti – ha detto il presidente dell’Associazione e sindaco di Macerata Sandro Parcaroli –. Un ringraziamento al sovrintendente, al direttore artistico, alle maestranze e a tutte la macchina organizzativa del MOF. Lo Sferisterio rappresenta un punto di riferimento per l’intera regione Marche e la sua capacità attrattiva dal punto di vista turistico, culturale e sociale è stata confermata dalla soddisfazione del pubblico. Ci prepariamo ora alle 61a edizione annunciata pochi giorni fa e che ha già fatto registrare un grande interesse».

«Osserviamo con soddisfazione i risultati ottenuti – commenta il sovrintendente Flavio Cavalli – che coronano un impegnativo lavoro di coordinamento, armonizzazione e nuova progettazione portato avanti insieme al nuovo direttore artistico, col quale si è istaurato subito un clima di proficua collaborazione. Anche nei momenti difficili dello scorso autunno e all’inizio delle produzioni siamo riusciti a trovare spunti utili al miglioramento e alla concertazione, superando le avversità, migliorando il rapporto con la città, stabilendo insieme a tutto lo staff un clima di positività che la cittadinanza ha percepito. Le scelte artistiche condivise con Paolo Gavazzeni hanno garantito un festival di alta qualità che le maestranze hanno portato a termine con abnegazione e che siamo riusciti a promuovere, affiancando all’attività di marketing anche l’uso di nuove strategie di comunicazione digitale. Fondamentale è stato il supporto delle istituzioni, del consiglio di amministrazione, degli sponsor e dei Cento mecenati».

«Un festival da record! – dichiara il direttore artistico Paolo Gavazzeni – Un record di affluenza di pubblico e quindi un record di incassi. Sono felice di aver contribuito al successo di questa sessantesima edizione, ma quello che mi riempie il cuore di gioia sono gli apprezzamenti del pubblico. Un pubblico variegato fatto di appassionati e di neofiti: i primi hanno apprezzato le grandi voci che si sono alternate sul palcoscenico, i secondi si sono emozionati per la qualità e per la varietà di spettacoli proposti. Il “tutto esaurito” raggiunto su otto serate testimonia il coinvolgimento dell’intero territorio nei confronti di un festival impegnato anche con i più giovani, con l’inclusività, con l’avvicinamento del pubblico tramite “Tutti all’opera”. Non posso che esprimere tutta la mia gratitudine nei confronti dei direttori d’orchestra, dei registi, dei cantanti, dell’orchestra e del coro, dei maestri collaboratori e del palcoscenico tutto».

L’occasione celebrativa dei sessant’anni, che è stata spunto di un nuovo libro dedicato alla storia del festival (intitolato Ad ornamento della città, a diletto pubblico, edito da Quodlibet) ha contribuito ampia copertura stampa, web, radio e televisione. Nel 2024 sono state 114 le testate che hanno parlato del festival, di cui 14 straniere (dal Messico alla Germania, dalla Francia alla Corea): un traguardo mai raggiunto fino a oggi. La programmazione è stata protagonista anche di servizi su diversi TG Nazionali (TG1, TG2, GR), è stata seguita con assiduità dalla RAI TGR Marche, Rai3 Agorà, Uno Mattina Estate, oltre che da varie tv del territorio regionale. Inoltre il canale tematico Classica HD (Sky Canale 136) ha realizzato e trasmesso dieci “Cartoline dallo Sferisterio” (cioè dieci speciali che hanno raccontato le varie fasi del festival).

Considerando invece la comunicazione digitale (sito e social media marketing), questa ha registrato un significativo incremento dall’annuncio del festival all’ultima replica:

– il sito sferisterio.it è stato visitato da 228.542 utenti unici (116.201 nel 2023) con un incremento quasi del 100% quindi del doppio, più di 600.000 visualizzazioni di pagine legate al programma, alle opere, ai concerti e alla biglietteria (354.228 nel 2023) e connessioni oltre che dall’Italia anche da Germania, Paesi Bassi, Spagna e Francia;

– il racconto organico del Festival e delle sue produzioni su Facebook e Instagram (foto, video interviste, reel, storie, post) ha totalizzato sulle pagine, tra giugno e fine Festival, una copertura organica di oltre mezzo milione di utenti (541.738), 64.790 interazioni (tra like, reazioni, condivisioni e commenti) e più di 77.000 visite dirette ai profili;

– il tasso di crescita dei follower è stato in media, nello stesso periodo, dell’83% portando, in particolare, il profilo Instagram a superare la soglia del 10.000 utenti (10.311 per l’esattezza) e Facebook quella dei 50.000 (50.385);

– le inserzioni su Facebook e Instagram hanno totalizzato una copertura di 6.706.519 utenti (nel 2023 erano stati 4.414.726) che hanno visualizzato contenuti legati al Festival con un ritorno dell’investimento pubblicitario superiore al 453%.

Il 61° Macerata Opera Festival 2025 si svolgerà allo Sferisterio dal 18 luglio al 10 agosto e si aprirà con un titolo per la prima volta in scena allo Sferisterio, La vedova allegra di Franz Lehár (venerdì 18 e domenica 27 luglio, sabato 2 e sabato 9 agosto) – pagina simbolica del passaggio storico e artistico tra Ottocento e Novecento, naturalmente in una nuova produzione – insieme a due capolavori di Giuseppe Verdi come Rigoletto (sabato 19 e venerdì 25 luglio, domenica 3 e venerdì 8 agosto) e Macbeth (sabato 26 luglio, venerdì 1, giovedì 7 e domenica 10 agosto), che saranno presentati nei celebri allestimenti dell’Associazione Arena Sferisterio, firmati rispettivamente dai registi Federico Grazzini ed Emma Dante. Il calendario artistico seguirà l’apprezzata formula dei weekend completi per assistere ai diversi titoli e si arricchisce di un appuntamento con la danza (mercoledì 30 luglio) e di due concerti (giovedì 31 luglio e mercoledì 6 agosto) per rendere la permanenza a Macerata più lunga anche per i gruppi di appassionati che arrivano da fuori regione. Sin da subito è possibile, esclusivamente online sul sito sferisterio.it, iscriversi a una lista per ricevere i dettagli sull’acquisto dei biglietti dei diversi spettacoli, che saranno comunicati in autunno, a ridosso delle principali fiere del turismo internazionale, dove il Macerata Opera Festival sarà presente.

Il Macerata Opera Festival è realizzato dall’Associazione Arena Sferisterio con Comune e la Provincia di Macerata, il Ministero della Cultura, Regione Marche, Società Civile dello Sferisterio, Camera di Commercio Marche, ), i Cento mecenati (privati, imprese e associazioni che sostengono il festival tramite Art Bonus) e un gruppo di sponsor privati che quest’anno sono cresciuti per numero di adesioni e volume del contributo.
Main sponsor Finproject, Major sponsor Banco Marchigiano, Top Sponsor APM, Sardellini costruzioni e Mapei, Automotive Sponsor Voyah, Sponsor Centro Accessori, ELT Group, Lube, Re.i.cal, Romcaffè, Simonelli Group, TWS, Children partner Astea Energia – gruppo SGR, Clementoni, Naturneed, Ordini professionali e associazioni Confindustria Macerata, Confartigianato imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo, Confcommercio Marche Centrali, Collegio provinciale geometri di Macerata, Ordine degli architetti della provincia di Macerata, Ordine degli avvocati di Macerata, Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili Macerata e Camerino, Ordine degli ingegneri della provincia di Macerata, Fornitori ufficiali Acqua minerale Frasassi, Cosmari, Croce Rossa Italiana, Divedivine, IMT Istituto Marchigiano di Tutela Vini, Tenute Murola, Paoloni, Poltrona Frau, Media partner Almatv e Classica HD, Digital partner Connesi, Cultural partner Università di Macerata, Università di Camerino, Accademia di Belle Arti di Macerata, Società Filarmonica Drammatica Macerata, Network partner AGIS, Federvivo, ATIT Associazione Teatri Italiano di Tradizione, Italiafestival, Opera Europa, Fedora, EFA European Festivals Association.

 

Posted in home, News | Leave a comment

Macerata Opera Festival in anteprima i titoli e il calendario del 2025

L’ultimo weekend della 60a edizione si apre con uno sguardo sul futuro

Negli ultimi giorni di programmazione del Macerata Opera Festival, che ha celebrato nel 2024 le sessanta edizioni della manifestazione, si guarda avanti, presentando titoli e calendario del 2025.

Il 61° Macerata Opera Festival 2025 si svolgerà allo Sferisterio dal 18 luglio al 10 agosto e si aprirà con un titolo per la prima volta in scena allo Sferisterio, La vedova allegra di Franz Lehár (venerdì 18 e domenica 27 luglio, sabato 2 e sabato 9 agosto) – pagina simbolica del passaggio storico e artistico tra Ottocento e Novecento, naturalmente in una nuova produzione – insieme a due capolavori di Giuseppe Verdi come Rigoletto (sabato 19 e venerdì 25 luglio, domenica 3 e venerdì 8 agosto) e Macbeth (sabato 26 luglio, venerdì 1, giovedì 7 e domenica 10 agosto), che saranno presentati nei celebri allestimenti dell’Associazione Arena Sferisterio, firmati rispettivamente dai registi Federico Grazzini ed Emma Dante.

Il calendario artistico segue l’apprezzata formula dei weekend completi per assistere ai diversi titoli e si arricchisce di un appuntamento con la danza (mercoledì 30 luglio) e di due concerti (giovedì 31 luglio e mercoledì 6 agosto) per rendere la permanenza a Macerata più lunga anche per i gruppi di appassionati che arrivano da fuori regione.

Sin da subito è possibile, esclusivamente online sul sito sferisterio.it, iscriversi a una lista per ricevere i dettagli sull’acquisto dei biglietti dei diversi spettacoli, che saranno comunicati in autunno, a ridosso delle principali fiere del turismo internazionale, dove il Macerata Opera Festival sarà presente.

«Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato al Macerata Opera Festival – ha dichiarato Sandro Parcaroli, Sindaco di Macerata – e in particolar modo gli sponsor e i mecenati che ci supportano. Abbiamo scelto di presentare oggi i titoli della 61a edizione in modo da poter essere presenti nelle più importanti fiere europee del settore e iniziare fin da subito la promozione di un Festival che guarda con attenzione a collaborazioni con enti e istituzioni che desiderano collaborare con il MOF, vera eccellenza della lirica in Italia e in Europa».

«Siamo tutti molto felici della 60a edizione – ha aggiunto Katiuscia Cassetta, Assessore alla Cultura – e ringrazio tutte le maestranze e i lavoratori che hanno permesso il successo del Macerata Opera Festival. Questo risultato è frutto di un percorso culturale iniziato quattro anni fa che inizia dai più piccoli, aprendo lo Sferisterio alle scuole già a fine maggio, e che coinvolge tutti in modo inclusivo durante tutto il Festival. Guardiamo con fiducia al prossimo anno proseguendo un percorso culturale ben chiaro che coinvolge tante professionalità ed esperienze».

«Siamo estremamente soddisfatti – sottolinea ancora il sovrintendente Flavio Cavalli – e per questo ringrazio il Sindaco, l’Assessore Cassetta e il Consiglio di Amministrazione dell’Associazione Arena Sferisterio. Siamo contenti di aver contribuito all’economia di Macerata grazie anche alla grande affluenza del pubblico straniero. La presentazione del prossimo festival a qualche giorno dalla conclusione di questa edizione è funzionale ad inserire il Macerata Opera Festival nei maggiori circuiti promozionali».

«Con l’aiuto di tutti – evidenzia il direttore artistico Paolo Gavazzeni – abbiamo lavorato rivoluzionando un po’ il festival rispetto alle ultime edizioni, compattando le date per andare incontro alle esigenze del pubblico. Tutto è andato bene, anche oltre le aspettative. La prossima stagione nasce così da una scelta ponderata tra il gusto del pubblico dello Sferisterio e il rispetto del bilancio: proponiamo quindi una nuova produzione – per la prima volta a Macerata La vedova allegra di Franz Lehár – e due riprese di titoli verdiani, Rigoletto e Macbeth già noti al pubblico maceratese. Il mio augurio per questo luogo è che ci si ricordi che bisogna essere felici tutti del successo di questa 60a edizione del Macerata Opera Festival, per la quale abbiamo lavorato tutti al massimo, credendoci fino in fondo».

Le opere del MOF2025

La vedova allegra (Die lustige Witwe) è il capolavoro del compositore Franz Lehár, operetta che risale al 1905, anno in cui Vienna era crocevia di generi musicali e di ogni altra forma d’arte e cultura all’insegna del modernismo e della più sottile raffinatezza, in questo caso messa al servizio di un genere teatrale in cui l’alternanza di musica e parlato intonano argomenti in elegante equilibrio tra la commedia e il sentimentalismo. Eseguito tradizionalmente anche in italiano, questo titolo è al contempo banco di prova per la bravura canora e attoriale degli interpreti ma anche occasione di soave divertimento per il pubblico di ogni età.

Frutto della passione di Verdi per Shakespeare, Macbeth è la decima opera del compositore di Busseto, completata nel 1847. Sembrerebbe impossibile contribuire ulteriormente allo scavo psicologico e alla complessità caratteriale già delineate dal Bardo, eppure Verdi riesce nell’impresa e lo fa pur restando vicino alla forma del melodramma romantico, “dipingendo” uno scenario fosco abitato da personaggi d’inaudita complessità, capaci di tenere il pubblico dell’opera col fiato sospeso dalla prima all’ultima nota.

Rigoletto è sinonimo di opera italiana e, insieme al nome di Verdi, costituisce un binomio che supera la popolarità per costituire un’icona potente della cultura nazionale. Dal 1851, anno del suo debutto (cui avrebbero fatto seguito altri due titoli celeberrimi come “Il trovatore” e “La traviata”) è presenza fissa nel repertorio eppure continua ancora a stupire per la mano felice con cui le melodie sono state disegnate così come per una certa apparente semplicità che tuttavia è sorretta da un trattamento dell’orchestra, del coro e dei solisti fra i più minuziosamente calibrati della storia musicale.

Posted in home, News | Leave a comment

MOF24 Quarta e ultima settimana di programmazione della 60a edizione

Mercoledì 7 e domenica 11 agosto La bohème
Giovedì 8 agosto debuttano i Carmina burana diretti da Andrea Battistoni
Venerdì 9 agosto Norma nella intensa produzione firmata da Maria Mauti
Sabato 10 agosto torna Turandot verso un quarto sold out

Ultimi appuntamenti con InclusivOpera e gli Aperitivi culturali

Ultima settimana di programmazione per la 60a edizione del Macerata Opera Festival 2024: programma intenso che si apre già mercoledì 7 agosto con La bohème di Giacomo Puccini che poi tornerà in scena anche domenica 11 agosto (sempre ore 21) per la serata conclusiva. Giovedì 8 agosto (ore 21) ci sarà l’ultimo debutto, che si avvia a un nuovo sold out, con l’esecuzione dei celebri Carmina burana di Carl Orff diretti da Andrea Battistoni con Giuliana Gianfaldoni (soprano), Dave Monaco (tenore) e Mario Cassi (baritono): si tratta di una grande cantata scenica di ispirazione medievale (a partire dal testo latino originale che intona), composta negli anni Trenta del Novecento e divenuta una delle pagine sinfonico-corali più fortunate del secolo scorso, famosa anche per il suo uso frequente di alcuni suoi frammenti nella pubblicità e nel cinema. Sul grande muro dello Sferisterio ci saranno nuove creazioni video realizzate dagli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Macerata coordinati dal docente Francesco Calcagnini, coinvolti secondo una fondamentale attività di collaborazione tra istituzioni cittadine. Venerdi 9 agosto (ore 21) ultima replica di Norma di Vincenzo Bellini mentre sabato 10 agosto è in programma Turandot che si avvia anche in quest’ultima recita ad un quarto sold out.

La bohème di Giacomo Puccini è messa in scena nell’applaudita produzione del regista Leo Muscato, vincitrice del XXXII Premio Abbiati 2012 dell’Associazione Nazionale Critici Musicali, già a Macerata nel 2012 e nel 2015. Sul podio un interprete di Puccini come Valerio Galli e un cast di rilievo con una stella internazionale come Mariangela Sicilia (Mimì), Valerio Borgioni (Rodolfo), Mario Cassi (Marcello) e Daniela Cappiello (Musetta); quindi Vincenzo Nizzardo (Schaunard), Riccardo Fassi (Colline), Francesco Pittari (Benoît), Giacomo Medici (Alcindoro), Alessandro Pucci (Parpignol), Davide Filipponi (Un sergente dei doganieri), Gianni Paci (Un doganiere), Andrea Ferranti (Un venditore). Un’opera, La bohème, che già Puccini immaginava giovane, quasi un ritratto della sua gioventù, carica di tensioni emotive e sociali, e che Muscato ha ambientato nella Parigi tra gli anni Sessanta e Settanta del Novecento, caratterizzata da un fermento altrettanto intenso rispetto a quello evocato dal compositore.

Con Norma, titolo simbolico del belcanto italiano, si sta festeggiando il traguardo delle 60 edizioni di festival operistico allo Sferisterio: scegliendo il capolavoro del Cigno di Catania – che era tra le ipotesi valutate ai primi del Novecento quando si decise di trasformare lo stadio della palla al bracciale in teatro – si celebra la città e coloro che vollero portare l’opera in questo luogo. Il nuovo allestimento è firmato appunto dalla regista e documentarista milanese Maria Mauti, alla sua prima esperienza con il teatro d’opera. «Non volevo uno spettacolo descrittivo – dichiara Maria Mauti nel programma di sala – ma un realismo magico dove elementi noti si presentano in un aspetto diverso dal consueto. La luna, per esempio, non rappresenta solo la natura, ma, in una condizione ambientale segnata dal conflitto e dalla violenza (poiché io sento e vedo l’azione di Norma svolgersi nella minaccia di una possibile guerra futura), introduce un elemento collegato anche alle prospettive, molto importanti, della ritualità e del Sublime appunto, come qualcosa che ci attrae e al tempo stesso ci fa paura. […] Ciò che desidero comunicare al pubblico è la contemporaneità di un testo in grado di arrivare a tutti noi in maniera diretta, impressionante, toccante». Le scene sono dello studio con sede a Barcellona Garcés-de Seta-Bonet Arquitectes in collaborazione con Carles Berga; i costumi di Nicoletta Ceccolini, le luci di Peter van Praet e i video di Lois Patino. Sul podio un veterano del belcanto come Fabrizio Maria Carminati, direttore artistico del Teatro Bellini di Catania. Protagonista Marta Torbidoni (Norma), giovane soprano marchigiano che si sta imponendo sui palcoscenici di tutto il mondo, affiancata da un’altra voce molto apprezzata come quella del soprano palermitano Roberta Mantegna (Adalgisa), mentre i principali ruoli maschili saranno sostenuti da Antonio Poli (Pollione) e Riccardo Fassi (Oroveso), completano il cast Carlotta Vichi (Clotilde) e Paolo Antognetti (Flavio).

L’estremo capolavoro di Giacomo Puccini, Turandot, sarà eseguito incompiuto, così come fu lasciato dal compositore, cioè sino alla morte di Liù (così anche lo eseguì alla prima assoluta postuma al Teatro alla Scala il direttore d’orchestra Arturo Toscanini). Allo Sferisterio, la struggente e crudele storia d’amore e morte, ambientata “a Pechino al tempo delle favole”, è affidata al regista e scenografo spagnolo Paco Azorín che firma la nuova produzione dopo il successo di Otello del 2016, e alla bacchetta di Francesco Ivan Ciampa che aveva entusiasmato il pubblico nel Macbeth del 2019. «La classicità di questa Turandot maceratese – spiega Azorín sul programma di sala – è data dalla sua cinesità, ma anche la sua novità deriva dallo stesso fattore. Cinese è la struttura architettonica sopraelevata dove vive, si muove la classe privilegiata, l’aristocrazia. È cinese proprio perché è costruita secondo un sistema tradizionale dell’Oriente. […] Sotto, nella risaia che si estende sul palcoscenico, lavora e (soprav)vive il popolo. È l’etica, altrettanto cinese, del lavoro a oltranza: i contadini faticano 26 ore su 24, ma quasi non hanno da mangiare e subiscono soprusi continui, uno stato che Puccini descrive anche attraverso la musica». I costumi sono dello stilista Ulises Mérida, i movimenti scenici di Carlos Martos de la Vega, i video e le luci di Pedro CHamizo. Interpreti vocali Olga Maslova (Turandot), Angelo Villari (Calaf), Ruth Iniesta (Liù), Antonio Di Matteo (Timur), Lodovico Filippo Ravizza (Ping), Paolo Antognetti (Pang) e Francesco Pittari (Pong), Christian Collia (L’imperatore Altoum), Alberto Petricca (Un mandarino), Mauro Sagripanti (Il principino di Persia). Il nuovo allestimento dell’Associazione Arena Sferisterio vanta la coproduzione internazionale con l’Opéra Grand Avignon.

Com’è tradizione l’Orchestra impegnata nelle opere e nei Carmina burana sarà la FORM – Orchestra Filarmonica Marchigiana con il Coro lirico marchigiano “Vincenzo Bellini” guidato da Martino Faggiani, insieme ai Pueri Cantores “D. Zamberletti” (Maestro del coro Gian Luca Paolucci) e la Banda Salvadei, organici marchigiani che saranno protagonisti anche dei concerti in programma nel 2024, per un coinvolgimento sempre maggiore delle realtà artistiche regionali nelle attività dello Sferisterio.

Ultimo giorno di attività, venerdì 7 agosto (ore 18.30, Sferisterio) per InclusivOpera, il pluriennale progetto del Macerata Opera Festival coordinato da Elena Di Giovanni (docente dell’Università di Macerata), nato per rendere accessibili le opere del festival anche al pubblico cieco, ipovedente, sordo e ipoudente.

Settimana conclusiva anche per il ciclo degli Aperitivi culturali. Ultimi appuntamenti da giovedì 8 agosto (ore 12) con il filosofo e musicologo Andrea Panzavolta che nell’incontro intitolato Ludus tragico. Dai clerici vagantes ai bohémiens mette insieme alcuni temi della cantata di Orff Carnina Burana con i protagonisti dell’opera di Puccini. Venerdì 9 agosto (ore 12) invece torna Cesare Catà filosofo e performer, anima del festival celtico di Montelago, che si concentra sulla figura delle Druide, le sagge sacerdotesse del popolo celtico, che diventarono profetesse: una conferenza-spettacolo dal titolo Norma, Circe e i celtici incanti delle Druide. Sabato 10 agosto (ore 12) L’ultima favola. Puccini, “Turandot” e il mondo di ieri: Roberto Cresti (docente di Storia dell’arte contemporanea e Storia delle arti del Novecento presso l’Università di Macerata), riprende il tema favolistico di Turandot attraverso il sodalizio tra Puccini e Galileo Chini uno dei più importanti esponenti dell’Art Nouveau in Italia e autore dell’allestimento originale. Si chiude domenica 11 agosto (ore 12) con la conversazione tra musica e letteratura da titolo Scene di Bohème. Tra Murger e Puccini: Giulia Caminito (scrittrice vincitrice del Premio Campiello 2021) analizza i rapporti tra il romanzo di Murger e il libretto di Giacosa e Illica.

Posted in home, News | Leave a comment

MOF24: Concerto degli allievi della ABF masterclass di alto perfezionamento in canto lirico promossa dalla Andrea Bocelli Foundation – Ente Filantropico

Concerto degli allievi della ABF masterclass di alto perfezionamento in canto lirico promossa dalla Andrea Bocelli Foundation – Ente Filantropico

Macerata, Palazzo Buonaccorsi, 3 agosto ore 18.30

 È in programma, in collaborazione con il Comune di Macerata, sabato 3 agosto alle ore 18.30, nel cortile di Palazzo Buonaccorsi, il concerto conclusivo degli allievi della ABF masterclass di alto perfezionamento in canto lirico promossa dalla Andrea Bocelli Foundation – Ente Filantropico e tenuta dal soprano Serena Gamberoni e dal pianista Davide Cavalli con la partecipazione di altri due celebri interpreti come il tenore Francesco Meli e la pianista Gloria Campaner.

Nove giovanissime voci provenienti da tutto il mondo – i soprani Maria Cenname, Floriana Cicio, Melissa d’Ottavi, Eyra Norman; i mezzosoprani Anastasia Koorn, Camilla Sabatini; il tenore Timoteo Bene; il baritono Nicola Zambon; il basso Giovanni Baraldi con i pianisti accompagnatori Umberto Musso, Ramzi Shomali, Mattia Torriglia – si esibiranno nelle più celebri arie d’opera dopo un percorso formativo di altissimo livello, svolto presso l’Accademia della Musica ABF “Franco Corelli” di Camerino, dedicato non soltanto all’approfondimento della tecnica e dello stile del canto lirico italiano (recentemente inserito tra i beni immateriali dell’UNESCO) ma anche al potenziamento delle loro competenze trasversali. Un’occasione imperdibile per ascoltare le voci più promettenti del panorama operistico che presto saranno impegnate sui palcoscenici di tutto il mondo.

Segue il programma dettagliato.

L’ingresso al concerto è gratuito (sino a esaurimento posto) su prenotazione sul sito sferisterio.it e su eventbrite.it

Christoph Willibald Gluck (1714 -1787)
O del mio dolce ardor, Anastasia Koorn

Wolfgang Amadeus Mozart (1756 -1791)
“Sull’aria… Che soave zeffiretto” duetto di Susanna e la Contessa dall’opera Le nozze di Figaro, Maria Cenname e Melissa D’Ottavi

Wolfgang Amadeus Mozart
“Madamina, il catalogo è questo” aria di Leporello dall’opera Don Giovanni, Giovanni Baraldi

Wolfgang Amadeus Mozart
“Hai già vinto la causa!.. Vedrò mentre io sospiro” aria del Conte dall’opera Le nozze di Figaro, Nicola Zambon 

Christoph Willibald Gluck
“J’ai perdu mon Eurydice” aria di Orphée dall’opera Orphée et Eurydice, Camilla Sabatini

Léo Delibes (1836 -1891)
“Sous le dôme épais” duo des fleurs di Lakmé e Mallika dall’opera Lakmé, Eyra Norman e Anastasia Koorn

Frédéric Chopin (1810 – 1849) / Franz Liszt (1811 – 1886)
“Moja pieszczotka” Chant polonais n. 5 per pianoforte, Ramzi Shomali

Gaetano Donizetti (1797 – 1848)
“Una furtiva lagrima” aria di Nemorino dall’opera L’elisir d’amore, Timoteo Bene

Giuseppe Verdi (1813 – 1901)
“Caro nome” aria di Gilda dall’opera Rigoletto, Anna Cenname

Giacomo Puccini (1858 – 1924)
“Sì, mi chiamano Mimì” aria di Mimì dall’opera La bohème, Melissa D’Ottavi

Leonard Bernstein (1918 – 1990)
“Glitter and Be Gay” aria di Cunegonde dall’opera Candide, Eyra Norman

Gaetano Donizetti (1797 – 1848)
“Quel guardo il cavaliere” aria di Norina dall’opera Don Pasquale, Floriana Cicìo

Gaetano Donizetti (1797 – 1848)
“E il dottor non si vede… Pronta io son” duetto di Norina e il Dottor Malatesta dall’opera Don Pasquale, Floriana Cicìo e Nicola Zambon

Il Macerata Opera Festival è realizzato dall’Associazione Arena Sferisterio con Comune e la Provincia di Macerata, il Ministero della Cultura, Regione Marche, Società Civile dello Sferisterio, Camera di Commercio Marche e un gruppo di privati fra cui Finproject (Main sponsor), Banco Marchigiano (Major Sponsor), APM, Sardellini costruzioni, Mapei (Top Sponsor), i Cento mecenati, privati, imprese e associazioni che sostengono il festival tramite Art Bonus, memori di coloro che fondarono l’edificio monumentale nel 1829.

Posted in home, News | Leave a comment

Debutto sold out per Notte Morricone del coreografo Marcos Morau al Macerata Opera Festival

Allo Sferisterio omaggio al compositore scomparso quattro anni fa con uno spettacolo di teatro danza intenso e commovente firmato in coproduzione con la Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto

Al compositore simbolo del cinema del Novecento, è dedicata l’ultima creazione del coreografo e regista spagnolo Marcos Morau – tra i più celebri oggi in Europa – Notte Morricone che ha debuttato giovedì 1 agosto allo Sferisterio per il Macerata Opera Festival registrando un tutto esaurito da settimane.

Applausi e tanta commozione per uno spettacolo intenso e di grande espressività in prima mondiale, coprodotto dal MOF con Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto che da ottobre comincerà la sua tournée “indoor” in moltissimi teatri italiani ed europei.

Grande emozione per il pubblico nel “rivedere” in scena il Premio Oscar Ennio Morricone raccontato attraverso i suoi molteplici caratteri: il musicista di avanguardia in continuo “confronto” con il compositore dal successo planetario con la musica applicata, l’autore di celebri canzoni come “Abbronzatissima”, “Il mondo”, “Se telefonando”, le passioni come gli scacchi o la tromba, i tormenti creativi, raffigurati in scena dal moltiplicarsi della sua stessa figura in tanti alter ego, grazie anche ai costumi di Silvia Delagneau.

A nutrire il racconto teatrale naturalmente le musiche di Ennio Morricone, riadattate dirette e registrate da Maurizio Billi alla guida dell’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini”, intrecciate con le sue parole tratte dai discorsi più celebri e affidate talvolta agli stessi ballerini-attori.

Le scene, realizzate da Marc Salicrú, ideatore anche del disegno luci, hanno ricreato gli ambienti della vita di Morricone, gli studi di registrazione, i cinema, la sua scrivania, il tavolo con gli scacchi, il pianoforte, portando il pubblico nel cuore di una simbolica notte creativa. Ed è stato proprio il lavoro di scrittura, inteso come momento complesso e faticoso di ogni artista, il centro dello spettacolo: il silenzio, la solitudine, la concentrazione, l’ispirazione. Grandissimi applausi hanno quindi accolto i danzatori del Centro Coreografico Nazionale / Aterballetto: Ana Patrícia Alves Tavares, Saul Daniele Ardillo, Estelle Bovay, Albert Carol Perdiguer, Sara De Greef, Leonardo Farina, Matteo Fiorani, Martina Forioso, Arianna Ganassi, Clément Haenen, Arianna Kob, Federica Lamonaca, Giovanni Leone, Ivana Mastroviti, Nolan Millioud, Giulio Pighini.

Lo spettacolo, prodotto della Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto con il Macerata Opera Festival, la Fondazione Teatro di Roma, la Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, il Centro Servizi Culturali Santa Chiara Trento, il Centro Teatrale Bresciano, il Ravenna Festival, comincerà la tournée internazionale al Teatro Argentina di Roma per RomaEuropa Festival (da 24 ottobre al 10 novembre), spostandosi poi a St. Pölten in Austria, a Ludwigsburg in Germania, a Orléans in Francia, e poi tornando in Italia a Trento, Massa, Pisa, Reggio Emilia, Pavia, Piacenza, Parma, Brescia, Modena, e poi in Spagna a Oviedo e Siviglia, ancora in Germania a Wiesbaden e Baden, in Francia ad Aix-en-Provence.

Il Macerata Opera Festival è realizzato dall’Associazione Arena Sferisterio con Comune e la Provincia di Macerata, il Ministero della Cultura, Regione Marche, Società Civile dello Sferisterio, Camera di Commercio Marche e un gruppo di privati fra cui Finproject (Main sponsor), Banco Marchigiano (Major Sponsor), APM, Sardellini costruzioni, Mapei (Top Sponsor), i Cento mecenati, privati, imprese e associazioni che sostengono il festival tramite Art Bonus, memori di coloro che fondarono l’edificio monumentale nel 1829.

Posted in home, News | Leave a comment

MOF24 Terza settimana di programmazione della 60a edizione

Giovedì 1 agosto debutta in prima assoluta lo spettacolo di danza Notte Morricone

Venerdì 2 agosto La bohème con la stella Mariangela Sicilia

Sabato 3 agosto torna attesissima Turandot

Domenica 4 agosto Norma nella intensa produzione firmata da Maria Mauti

 Sabato 3 agosto concerto degli allievi della masterclass realizzata da ABF-Andrea Bocelli Foundation

 Continuano le attività di InclusivOpera e gli Aperitivi culturali

 È il momento dell’atteso debutto della nuova creazione di danza che fa parte del Macerata Opera Festival 2024: giovedì 1 agosto allo Sferisterio andrà in scena Notte Morricone con la coreografia e la regia firmate da Marcos Morau. Una produzione della Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto commissionata e coprodotta dal Macerata Opera Festival insieme a Fondazione Teatro di Roma, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Centro Servizi Culturali Santa Chiara Trento, Centro Teatrale Bresciano, Ravenna Festival.

«”Io, Ennio Morricone, sono morto”, scrisse il compositore prima di congedarsi. La sua musica, invece, non può farlo. Ed è così che i creatori e gli artisti ci lasciano sempre senza lasciarci, ed è in questo modo che la memoria si occupa di tenerli vivi, di tenerli al sicuro. Notte Morricone è il mio regalo, un devoto tributo alla bellezza che il maestro ha donato al mondo. Ennio Morricone potrebbe essere stato mio padre o mio nonno: io sono un erede diretto della sua eredità, dei film che gli sono debitori in modo incommensurabile (siano essi capolavori, buoni, mediocri o brutti film). […] Notte Morricone si svolge nel crepuscolo di una notte ordinaria nella vita di un creativo che, solo e stordito davanti ai suoi fogli, prende appunti e visualizza melodie per film che non esistono ancora, riportando in vita storie nell’aria rarefatta della sua stanza. La notte sarà piena di visitatori, alcuni anche musicisti, che risponderanno alla sua chiamata creativa per incidere le sue idee fugaci in uno studio di registrazione improvvisato. E lì, tra i fogli e le note musicali, apparirà il ragazzo, quello che voleva fare il dottore, l’infaticabile giocatore di scacchi, quello che sapeva che non avrebbe mai suonato la tromba come Chet Baker; il destino gli aveva riservato un posto migliore, fatto su misura per lui, il posto che lo avrebbe reso un’icona per l’eternità. E la notte andrà avanti, trasformando la sua casa in uno studio di registrazione, nella dualità della sua mente libera e della sua mente creatrice di musiche per film che sono diventate la musica di un secolo, trasformandola in un cinema dove visitatori di ogni tipo vanno a guardare i suoi film e a trascorrere la notte con lui. E ogni notte sarà una nuova opportunità per dare vita al sogno di tutti: i musicisti, i bambini, gli amanti o coloro che vanno al cinema da soli». La direzione e l’adattamento musicale sono di Maurizio Billi (l’esecuzione delle musiche è stata affidata e registrata dall’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini”), scene e luci di Marc Salicrú, costumi di Silvia Delagneau, Sound design di Alex Röser Vatiché, Ben Meerwein, testi di Carmina S. Beldam, assistenti alla coreografia Shay Partush e Marina Rodríguez. Interpreti in scena i danzatori del Centro Coreografico Nazionale / Aterballetto: Ana Patrícia Alves Tavares, Saul Daniele Ardillo, Estelle Bovay, Albert Carol Perdiguer, Sara De Greef, Leonardo Farina, Matteo Fiorani, Martina Forioso, Arianna Ganassi, Clément Haenen, Arianna Kob, Federica Lamonaca, Giovanni Leone, Ivana Mastroviti, Nolan Millioud, Giulio Pighini.

Seconda novità della settimana è, sabato 3 agosto alle ore 18.30, nel cortile di Palazzo Buonaccorsi, il concerto conclusivo degli allievi della ABF masterclass di alto perfezionamento in canto lirico tenuta dal soprano Serena Gamberoni e dal pianista Davide Cavalli con la partecipazione di altri due celebri interpreti come la pianista Gloria Campaner e il tenore Francesco Meli. L’appuntamento, promosso dalla Fondazione Andrea Bocelli, è in collaborazione con il Comune di Macerata. Dieci giovanissime voci provenienti da tutto il mondo – i soprani Maria Cenname, Floriana Cicio, Melissa d’Ottavi, Eyra Norman; i mezzosoprani Anastasia Koorn, Camilla Sabatini; i tenori Timoteo Bene, Jamil Frej Baritono Nicola Zambon Basso Giovanni Baraldi con i pianisti accompagnatori Umberto Musso, Ramzi Shomali, Mattia Torriglia – si esibiranno nelle più celebri arie d’opera dopo un percorso formativo di altissimo livello dedicato all’approfondimento della tecnica e dello stile del canto lirico italiano, recentemente inserito tra i beni immateriali dell’UNESCO. Un’occasione imperdibile per ascoltare le voci più promettenti del panorama operistico che presto saranno impegnate sui palcoscenici di tutto il mondo. L’ingresso al concerto è gratuito (sino a esaurimento posto) su prenotazione sul sito sferisterio.it e su eventbrite.it

Allo Sferisterio tornano invece i tre titoli operistici del programma 2024.

Si comincia con La bohème di Giacomo Puccini in scena da venerdì 2 agosto (ore 21, repliche 7 e 11 agosto). Il capolavoro del compositore toscano è messo in scena nell’applaudita produzione del regista Leo Muscato, vincitrice del XXXII Premio Abbiati 2012 dell’Associazione Nazionale Critici Musicali, già in scena a Macerata nel 2012 e nel 2015. Sul podio un interprete di Puccini come Valerio Galli e un cast di rilievo con una stella internazionale come Mariangela Sicilia (Mimì), Valerio Borgioni (Rodolfo), Mario Cassi (Marcello) e Daniela Cappiello (Musetta); quindi Vincenzo Nizzardo (Schaunard), Riccardo Fassi (Colline), Francesco Pittari (Benoît), Giacomo Medici (Alcindoro), Alessandro Pucci (Parpignol), Davide Filipponi (Un sergente dei doganieri), Gianni Paci (Un doganiere), Andrea Ferranti (Un venditore). Un’opera, La bohème, che già Puccini immaginava giovane, quasi un ritratto della sua gioventù, carica di tensioni emotive e sociali, e che Muscato ha ambientato nella Parigi tra gli anni Sessanta e Settanta del Novecento, caratterizzata da un fermento altrettanto intenso rispetto a quello evocato dal compositore.

Sabato 3 agosto alle ore 21 allo Sferisterio torna Turandot: l’estremo capolavoro di Giacomo Puccini sarà eseguito incompiuto, così come fu lasciato dal compositore, cioè sino alla morte di Liù (così anche lo eseguì alla prima assoluta postuma al Teatro alla Scala il direttore d’orchestra Arturo Toscanini). Allo Sferisterio, la struggente e crudele storia d’amore e morte, ambientata “a Pechino al tempo delle favole”, è affidata al regista e scenografo spagnolo Paco Azorín che firma la nuova produzione dopo il successo di Otello del 2016, e alla bacchetta di Francesco Ivan Ciampa che aveva entusiasmato il pubblico nel Macbeth del 2019. «La classicità di questa Turandot maceratese – spiega Azorín sul programma di sala – è data dalla sua cinesità, ma anche la sua novità deriva dallo stesso fattore. Cinese è la struttura architettonica sopraelevata dove vive, si muove la classe privilegiata, l’aristocrazia. È cinese proprio perché è costruita secondo un sistema tradizionale dell’Oriente. […] Sotto, nella risaia che si estende sul palcoscenico, lavora e (soprav)vive il popolo. È l’etica, altrettanto cinese, del lavoro a oltranza: i contadini faticano 26 ore su 24, ma quasi non hanno da mangiare e subiscono soprusi continui, uno stato che Puccini descrive anche attraverso la musica». I costumi sono dello stilista Ulises Mérida, i movimenti scenici di Carlos Martos de la Vega, i video e le luci di Pedro CHamizo. Interpreti vocali Olga Maslova (Turandot), Angelo Villari (Calaf), Ruth Iniesta (Liù), Antonio Di Matteo (Timur), Lodovico Filippo Ravizza (Ping), Paolo Antognetti (Pang) e Francesco Pittari (Pong), Christian Collia (L’imperatore Altoum), Alberto Petricca (Un mandarino), Mauro Sagripanti (Il principino di Persia). Il nuovo allestimento dell’Associazione Arena Sferisterio vanta la coproduzione internazionale con l’Opéra Grand Avignon.

Il weekend operistico si chiude domenica 4 agosto con l’attesa replica di Norma. Con questo titolo così celebre per il belcanto italiano si festeggia il traguardo delle 60 edizioni di festival operistico allo Sferisterio: scegliendo il capolavoro del Cigno di Catania – che era tra le ipotesi valutate ai primi del Novecento quando si decise di trasformare lo stadio della palla al bracciale in teatro – si celebra la città e coloro che vollero portare l’opera in questo luogo. Il nuovo allestimento è firmato appunto dalla regista e documentarista milanese Maria Mauti, alla sua prima esperienza con il teatro d’opera. «Non volevo uno spettacolo descrittivo – dichiara Maria Mauti nel programma di sala – ma un realismo magico dove elementi noti si presentano in un aspetto diverso dal consueto. La luna, per esempio, non rappresenta solo la natura, ma, in una condizione ambientale segnata dal conflitto e dalla violenza (poiché io sento e vedo l’azione di Norma svolgersi nella minaccia di una possibile guerra futura), introduce un elemento collegato anche alle prospettive, molto importanti, della ritualità e del Sublime appunto, come qualcosa che ci attrae e al tempo stesso ci fa paura. […] Ciò che desidero comunicare al pubblico è la contemporaneità di un testo in grado di arrivare a tutti noi in maniera diretta, impressionante, toccante». Le scene sono dello studio con sede a Barcellona Garcés-de Seta-Bonet Arquitectes in collaborazione con Carles Berga; i costumi di Nicoletta Ceccolini, le luci di Peter van Praet e i video di Lois Patino. Sul podio un veterano del belcanto come Fabrizio Maria Carminati, direttore artistico del Teatro Bellini di Catania. Protagonista Marta Torbidoni (Norma), giovane soprano marchigiano che si sta imponendo sui palcoscenici di tutto il mondo, affiancata da un’altra voce molto apprezzata come quella del soprano palermitano Roberta Mantegna (Adalgisa), mentre i principali ruoli maschili saranno sostenuti da Antonio Poli (Pollione) e Riccardo Fassi (Oroveso), completano il cast Carlotta Vichi (Clotilde) e Paolo Antognetti (Flavio).

Com’è tradizione l’Orchestra impegnata nelle opere sarà la FORM – Orchestra Filarmonica Marchigiana con il Coro lirico marchigiano “Vincenzo Bellini” guidato da Martino Faggiani, insieme ai Pueri Cantores “D. Zamberletti” (Maestro del coro Gian Luca Paolucci) e la Banda Salvadei, organici marchigiani che saranno protagonisti anche dei concerti in programma nel 2024, per un coinvolgimento sempre maggiore delle realtà artistiche regionali nelle attività dello Sferisterio.

Proseguono nel fine settimana anche le attività di InclusivOpera, il pluriennale progetto del Macerata Opera Festival coordinato da Elena Di Giovanni (docente dell’Università di Macerata), nato per rendere accessibili le opere del festival anche al pubblico cieco, ipovedente, sordo e ipoudente. In particolare, venerdì 2 agosto, in occasione della replica di Boheme allo Sferisterio, è previsto alle ore 1830 un incontro su Puccini e poi alle ore 21 lo spettacolo con il servizio di audiodescrizione; sabato 3 agosto l’incontro sarà ripetuto con la presenza di un interprete LIS; domenica 4 agosto alle ore 18.30, percorso inclusivo in LIS sul palcoscenico alla scoperta del montaggio di uno spettacolo, guidato da giovani soci ENS.

La terza settimana del ciclo di Aperitivi culturali si apre giovedì 1 agosto (ore 12) con Morricone visto da Morau. Effetto notte, dialogo tra il coreografo e la giornalista del «Corriere della sera» Valeria Crippa. Venerdì 2 agosto (ore 12) si torna a Puccini con lo storico della musica Alberto Batisti per “La bohème”: un congedo dall’Ottocento e dalla giovinezza e anche sabato 3 agosto (ore 12) con la presenza del giornalista, filosofo e scrittore Marcello Veneziani per L’enigma e l’amore con un intervento dei Pueri Cantores “D. Zamberletti” diretti da Gian Luca Paolucci. Domenica 4 agosto (ore 12), in occasione della replica di Norma Davide Susanetti, docente di Letteratura greca presso l’Università di Padova, parlerà di Medea. Una donna che si vendica.

Il Macerata Opera Festival è realizzato dall’Associazione Arena Sferisterio con Comune e la Provincia di Macerata, il Ministero della Cultura, Regione Marche, Società Civile dello Sferisterio, Camera di Commercio Marche e un gruppo di privati fra cui Finproject (Main sponsor), Banco Marchigiano (Major Sponsor), APM, Sardellini costruzioni, Mapei (Top Sponsor), i Cento mecenati, privati, imprese e associazioni che sostengono il festival tramite Art Bonus, memori di coloro che fondarono l’edificio monumentale nel 1829.

Posted in home, News | Leave a comment

MOF24 Una serata conviviale per Mecenati e sponsor

Fine luglio alle Tenute Muròla di Urbisaglia (MC) dove si è tenuta una serata conviviale con un centinaio di ospiti tra Cento Mecenati e Sponsor insieme per festeggiare il Macerata Opera Festival 2024. Un appuntamento interamente dedicato quindi a coloro che sostengono le attività della manifestazione operistica maceratese con grande passione e dedizione.

Accolti dalla famiglia Mosiewicz che gestisce l’azienda vitivinicola tra i colli maceratesi, i sostenitori del MOF sono stati salutati dal presidente Sandro Parcaroli e dal sovrintendente Flavio Cavalli che hanno ribadito l’importanza del legame tra il festival e il pubblico della città, la crescita delle presenze turistiche e l’apporto che annualmente arriva da mecenati e sponsor, fondamentale per sostenere “l’azienda” MOF che conta in questo periodo circa 500 lavoratori e coinvolge circa 140 fornitori esterni, il tutto in maggioranza marchigiano.

Dopo un brindisi di benvenuto con la degustazione di “Jurek” spumante Metodo Classico della cantina, è stata offerta una visita alla cantina di circa 2000 metri quadri in cui sono collocate le botti.

Durante la serata, su uno schermo allestito in sala, sono stati proiettati i video con le immagini dei tre spettacoli operistici in scena in queste settimane (Turandot, Norma e La bohème) realizzati da Alia Simoncini e, prima del dessert, la parola è andata al direttore artistico Paolo Gavazzeni che ha rievocato le fasi più intense della preparazione e dei primi giorni di festival, raccontando i caratteri delle tre opere, introducendo poi il soprano marchigiano Marta Torbidoni, protagonista di Norma, costruendo con lei un dialogo sulle emozioni del debutto (anticipato anche dalla visione del video relativo alla celebre aria “Casta diva”). Per tutti l’incoraggiamento a frequentare le serate allo Sferisterio, senza perdere nessuno dei titoli presentati.

Fra i mecenati c’erano Massimo Tombolini (direttore generale del Banco Marchigiano), alcuni dei componenti del CDA dell’Associazione Arena Sferisterio Gabriella Almanza, Guglielmo Borgiani, Filippo Olivelli, Giuseppe Rivetti, gli assessori Katiuscia Cassetta e Oriana Piccioni, l’imprenditore Tobia Sardellini, la presidente regionale della Croce Rossa Rosaria Del Balzo Ruiti.

L’incontro si è svolto nelle suggestive Tenute Muròla, che si estendono sulle colline nel cuore delle Marche tra i Monti Sibillini e il mare, un podere di oltre 350 ettari di proprietà dalla metà del ‘600 della famiglia Bonati-Mosiewicz. L’antico casale settecentesco, oggi sede della Cantina, è circondato dai vigneti che si estendono a perdita d’occhio. La famiglia porta avanti con orgoglio l’unicità e la tradizione di questa zona con la produzione di vini che si contraddistinguono da una percepita salinità e dal colore intenso. Le varietà di vino proposte sono fortemente legate al territorio: Pecorino, Passerina, e l’autoctono Ribòna (o Maceratino). Tra i vitigni rossi, degni di nota per la loro qualità e finezza, spiccano il Sangiovese, il Montepulciano ed il Merlot. I vini di questa azienda sono il frutto del talento, della dedizione e della passione di tante mani diverse, accomunate dall’amore e dal profondo rispetto per la terra.

Qui l’elenco aggiornato dei Cento Mecenati 2024:

Maurizio Andreani, Attilio Barbieri in memoria di Saveria Misiano, Claudio Bellini, Hermes Biagiotti, Emanuela Bosco, Anna Bottiglieri, Luca Buldorini, Alfio Caccamo, Ruggero Campi, Mirka Canella, Gianluca Capitani, Eredi Famiglia Marino Carbonari, Katiuscia Cassetta, Flavio Cavalli, Gianfranco Cesaretti, Fiorella Ciamarra in memoria di Alberto Girolami, Maurizio Cinelli, Graziella Ciriaci, Enzo Ciucci in memoria di Vincenzina M. Accardi, Patrizia Clementoni, Renato Coltorti, Rosaria Del Balzo Ruiti, Maurizio Del Savio, Germano Ercoli, Giuseppe Falco, Alessio Formica, Monica Francalancia, Elisabetta Garbati, Paolo Gavazzeni, Sabrina Malagrida, Alfredo Mancini, Massimo Marchionni, Paolo Margione, Maurizio Marinangeli, Enzo Mengoni, Luciano Messi, Fabrizio Nascimbeni, Gianni Niccolò, Carlo Alberto Nicolini, Paolo Notari, Mirko Ortensi in memoria di Umberto Ortensi, Lucia Parcaroli, Sandro Parcaroli, Stefano Parcaroli, Ubaldo Perfetti, Maria Oriana Piccioni, Giorgio Piergiacomi, Luciano Pingi, Claudio Pranzetti, Narciso Ricotta, Niccola Rossi, Roberto Rossi, Enrico Ruffini, Giuseppe Scauda in memoria di Amedeo Scauda, Alberto Simonetti, Orietta Maria Varnelli, Mecenate Anonimo. Antinori Assifin Srl, Associati Fisiomed, Astea Energia SGR Rimini, Atlantico spa, Banca dei Sibillini Credito Cooperativo di Casavecchia, Banco Marchigiano Credito Cooperativo, Casatasso Srl, Castellino Olive, Damiano Latini srl, Diatech Pharmacogenetics srl, Edif Spa, F.lli Simonetti Spa, Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata, Fondazione Notaio Augusto Marchesini per la formazione e la cultura musicale, Francucci srl, iGuzzini Illuminazione Spa, Interagency Consulting Srl, La bottega della bellezza Snc, Lardini Spa, Manifattura Tabacchi 1959, Mapei Spa, Mic srl – Gruppo Gravina, Microtel Srl, Murola ing. Teodoro Bonati 1724 srl sa, Naturneed Srl, Nefer Srl, Orim Spa, RemaTerlazzi spa, Rhutten Srl, Romana costruzioni spa, Sardellini Costruzioni srl, Simonelli Group Spa, Sogesa Srl, Studio Andreozzi & Associati, Studio Legale Borgiani, Parisella & Associati, Studio Tartuferi & Associati, Tecno Pavimarche Srl, Valbeton srl, Università di Camerino, Università di Macerata, Kiwanis Club Macerata, Lions Club Macerata Host, Rotary Club Macerata.

Posted in home, News | Leave a comment

La seconda recita di Turandot raggiunge il più alto incasso degli ultimi anni

Il secondo weekend operistico conferma il trend positivo registrato nelle serate d’apertura

Il secondo weekend di spettacoli allo Sferisterio conferma l’andamento positivo di presenze e incassi registrato con le serate di apertura del Macerata Opera Festival 2024

Questa settimana la seconda recita di Norma di Bellini, quella di Turandot di Puccini e il debutto della Bohème hanno portato allo Sferisterio 6.377 spettatori, con un incasso di 349.508 euro. Nel dettaglio Turandot ha raggiunto il secondo sold out con 2.412 presenze e un incasso di 142.415 euro; Norma ha avuto più pubblico della prima e cioè 1.829 spettatori per 85.028 euro; La bohème ha sfiorato il tutto esaurito con 2.136 spettatori per 122.065 euro.

Un dettaglio: l’incasso di questa seconda recita sold out di Turandot, pari a oltre 142 mila euro, è il più alto mai registrato in una singola serata dal 2019.

Di particolare rilevanza il dato delle vendite complessive alla data odierna: com’è noto, l’incasso ha già superato il totale raggiunto a fine festival 2023, così come il numero degli spettatori (oggi pari a 43.912). L’incasso complessivo dei biglietti per le sole tre opere è di oltre 1milione162mila euro.

Al momento c’è ancora disponibilità per le prossime repliche di Turandot (3 e 10 agosto) che hanno comunque già più di 2.000 biglietti venduti, mentre è al completo il balletto Notte Morricone, che andrà in scena in prima assoluta giovedì 1 agosto. Crescono velocemente anche le vendite per le prossime recite della Bohème e di Norma oltre al concerto i Carmina Burana (anch’esso a oltre 2.000 biglietti venduti).

Nel secondo weekend è stata molto apprezzata la presenza di RUM – Radio dell’Università di Macerata con una postazione nel foyer attiva sin dalle ore 19.30 circa con interviste e commenti insieme agli artisti, alla dirigenza del festival e al pubblico presente.

Il festival è stato ancora al centro di numerosi servizi della RAI (TGR Marche, Giornale Radio, TG2) e anche della RSI – Radio Svizzera Italiana; anche in questo fine settimana molto alte le presenze stampa con numerosi corrispondenti di riviste mensili specializzate e giornalisti dei principali quotidiani nazionali.

Inoltre il Macerata Opera Festival continua a conquistare importanti partner della scena industriale ed economica internazionale come Finproject, Mapei e Voyah – dal 2020 marchio Premium del gruppo Dongfeng Motor. Domenica 28 luglio, tra piazza Mazzini e piazza Nazario Sauro è stato girato un video proprio con una delle auto Voyah Free (SUV 100% elettrici) e gli interpreti vocali di Ping, Pang e Pong dalla Turandot che sarà presto online sui canali social dell’Associazione. La collaborazione tra Voyah e il Macerata Opera Festival rappresenta un’importante sinergia fra tradizione, innovazione, creatività e sostenibilità, valori condivisi da entrambe le realtà così come l’aperitivo pre-opera in loggione per i migliori clienti MAPEI prima di Norma di Vincenzo Bellini. «Giunti alla nostra 60a edizione – ha sottolineato Flavio Cavalli, sovrintendente dell’Associazione Arena Sferisterio –, possiamo contare su una visibilità internazionale che attrae nuovi sponsor. Veniamo scelti per la nostra capacità di attrazione, per la forte tradizione e per l’elevata qualità della nostra proposta artistica ma anche per il radicamento nel territorio. Ringrazio tutte le aziende che hanno scelto il nostro festival, sottolineando una peculiare sinergia, di innovazione e sostenibilità, valori in cui crediamo e per i quali ci impegniamo ogni giorno».

Posted in home, News | Leave a comment